Delitto di Ferrara, parla il figlio: “Dovevano morire, ma non potevo ucciderli io”

La nuova Ferrara riporta il racconto shock del baby killer, attualmente in stato di fermo dopo aver ucciso insieme ad un amico i suoi genitori.

Il quotidiano La Nuova Ferrara ha lasciato tutti i suoi lettori attoniti pubblicando le dichiarazioni shock del baby killer che si trova attualmente in stato di fermo per aver ucciso, insieme ad un amico, entrambi i suoi genitori a colpi di ascia: “I miei dovevano morire, ma non potevo farlo io”, avrebbe detto Riccardo Vincelli agli inquirenti. L’amico M., scrive la Nuova Ferrara, è stato il primo a cedere davanti ai carabinieri e a raccontare cosa fosse successo in quella villetta. Il figlio invece è il più spietato: “Sì, li volevo morti” avrebbe detto agli inquirenti. Poi, solo due giorni più tardi, ha confessato di essere veramente pentito.

Il suo atteggiamento, però, non ha convinto molti che l’hanno definito “scaltro, duro, lucido, freddo”, gli stessi inquirenti si sono detti sotto shock per la freddezza con cui si sarebbe compiuto il delitto; i due baby killer dopo aver aggredito i signori Vincelli, si sarebbero messi a giocare alla Playstation. “Sì, li volevo morti, ma non potevo essere io ad ucciderli”, ha risposto Riccardo Vincelli quasi sprezzante alla procura dei minori, durante l’interrogatorio di ieri condotto dalla pm Silvia Marzocchi alla presenza del suo legale (l’avvocato d’ufficio, Gloria Bacca).

La Nuova Ferrara scrive: “Gli investigatori intuiscono subito che il delitto ha una chiave familiare. Riccardo viene subito sentito come testimone, ma è la scelta di puntare sull’amico M. che si rivela fondamentale: M. è davanti casa, a Pontelangorino, fin dal primo pomeriggio: fa domande, troppe, e chiede troppo a tutti, mentre gli altri ragazzi piangono e sono silenziosi. Uno degli ufficiali presenti intuisce che potrebbe essere lui la chiave di tutto. E ordina di sentirlo come testimone. Piano piano dai racconti di Riccardo e M. emergono contraddizioni. Pm e carabinieri individuano subito che il punto debole è proprio M. E iniziano la pressione su di lui”. Il dramma, ormai, si è compiuto.
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Photo Credits: Facebook

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