Fortuna Loffredo, la dichiarazione shock del padre: “Caputo è innocente. Io so chi è stato ad uccidere Chicca”

Pietro Loffredo, il padre di Fortuna al tempo del suo omicidio detenuto in carcere, non crede alla ricostruzione dei pm che accusano Caputo.

La storia presenta sempre più lati oscuri. Prosegue il processo per la morte della piccola Fortuna Loffredo, la bimba di sei anni violentata e lanciata nel vuoto nel Parco Verde di Caivano, il 24 giugno del 2014. Lo stesso edificio dal quale precipitò un anno prima, il piccolo Antonio Giglio, figlio di Marianna Fabozzi, imputata per concorso in abusi sessuali insieme con il suo ex convivente Raimondo Caputo.

Pietro Loffredo era in carcere quando sua figlia venne violentata e uccisa ed è stato ascoltato solo ieri, 11 gennaio, dai magistrati del capoluogo campano come persona informata sui fatti. L’uomo ritiene che a scaraventare da una finestra la bambina siano state tre persone, che vivono tutte all’ottavo piano di quel palazzo: l’ex convivente di Mimma Guardato (mamma di Fortuna), la madre e la sorella. Oggi come oggi, scrivono i media locali, nessuno dei tre risulta reperibile per essere interrogato.

Secondo Raimondo Caputo, imputato per l’omicidio però, non sarebbe andata così. Lui stesso ha detto: “Mi trovavo in strada e stavo mangiando una pizzetta quando Fortuna è precipitata. Ho preso l’ascensore e sono salito al settimo piano: a casa c’erano Marianna e la figlia, e Marianna aveva tra le mani la bicicletta di Fortuna”. Accusato dell’omicidio di Fortuna, Caputo si è sempre dichiarato innocente. Già durante l’incidente probatorio aveva dichiarato che ad uccidere Chicca sarebbe stata la sua ex compagna, Marianna Fabozzi, accusata, per ora, solo di concorso in abusi sessuali commessi da Caputo contro le sue figlie. Mercoledì 18 gennaio si terrà una nuova udienza in cui saranno ascoltati numerosissimi testimoni. In molti si chiedono se si riuscirà a giungere alla verità: chi ha ucciso Chicca e perché?

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Photo Credits: Facebook

 

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