Espulsione immediata dalla Thailandia con il pagamento di una multa: è andata bene ai due ragazzi altoatesini Ian Gerstgasser e Tobias Gamper, fermati ieri 9 gennaio dalla polizia di Bangkok, capitale della Thailandia, perché sorpresi dalle telecamere di sorveglianza a strappare alcune bandiere thailandesi (come si vede nel video sopra). Il “fattaccio”, che in Thailandia, come del resto anche in Italia, è un reato, prevede nel paese asiatico fino a due anni di carcere per chi lo compie (LEGGI ANCHE: THAILANDIA, STRAPPANO BANDIERE: ARRESTATI DUE RAGAZZI ITALIANI. RISCHIANO LA GALERA).
E tanto hanno rischiato Ian e Tobias, dopo che sui social media era finito il video della “bravata”, stigmatizzazto da moltissimi cittadini thailandesi. Subito bloccati dagli agenti, i due giovani erano stati costretti anche da una sorta di «confessione» ripresa in video e poi diffusa, nella quale si dicevano dispiaciuti per la loro azione ma dall’altro lato asserivano candidamente che in Italia non sarebbe – secondo loro – un fatto tanto grave prendersela con la bandiera nazionale.
La notizia della loro imminente liberazione è stata annunciata dal senatore di Bolzano Karl Zeller che in queste ore ha mantenuto i contatti tra le autorità diplomatiche e le famiglie dei due giovani, che vivono a Naturno, in val Venosta. Secondo quanto si apprende, Ian e Tobias rimarranno ancora per due giorni in cella per poi essere imbarcati su un volo diretto in Italia.
Photo credits: Twitter; video credits: YouTube
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