Antonio Logli, marito di Roberta Ragusa è stato condannato a 20 anni. Intanto un ciondolo è stato ritrovato e il supertestimone è tornato a parlare…
Una nuova svolta nel caso Ragusa: sta facendo molto discutere il presunto ritrovamento di quello che potrebbe essere un nuovo indizio, il ciondolo forse appartenuto a Roberta e smarrito probabilmente durante la collutazione con il suo assassino. Una possibile colluttazione con l’assassino la sera del delitto, assassino che secondo la sentenza di primo grado sarebbe proprio il marito Antonio Logli, condannato a venti anni di reclusione per omicidio volontario e occultamento di cadavere, nonostante il corpo della Ragusa non venne mai ritrovato.
La svolta decisiva nelle indagini arrivò dal supertestimone Loris Gozi che raccontò agli investigatori di aver visto Logli in auto litigare con una donna (probabilmente la moglie) la sera del delitto. A pesare sui sospetti nei confronti di Logli, anche numerose intercettazioni telefoniche sospette. Il delitto sarebbe stato commesso al culmine di una lite tra i due coniugi dopo che la donna aveva deciso di affrontare l’argomento delle relazioni extraconiugali del Logli.
Il supertestimone, intervistato a Pomeriggio 5 da Barbara D’Urso ha dichiarato: “Non è una cosa bella, mettere nei guai una persona non è bello. Però, se il signore ha fatto questa cosa è giusto che paghi la sua pena che anzi, secondo me, è arrivata troppo tardi. Doveva arrivare prima se, come dicono, è stato lui. Io dopo quel giorno lì – ha raccontato Loris Gozi – non ho più pace. Non mi relaziono più con la gente, mi vergogno ad andare in giro, perché mettere nei guai una persona non è bello. Però, ripeto: se è stato lui è giusto così”. Anche Maria Ragusa, cugina della vittima, ha voluto dire la sua sul condannato Logli: “Roberta è morta ammazzata e non mi sembra giusto che la persona che è stata condannata per il suo omicidio sia libera anzichè in carcere a scontare la pena stabilita da una sentenza, seppur di primo grado. A questo punto mi auguro che il tribunale del Riesame accolga il ricorso della Procura e disponga il carcere per Antonio Logli, condannato da un giudice a 20 anni di reclusione per il delitto di mia cugina. Roberta non c’è più e lui è tranquillamente fuori!”.
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