Giallo nel capoluogo lombardo. A pochi giorni dalla festa dell’Epifania l’attenzione degli investigatori si appunta su una vicenda strana. Un uomo maghrebino sarebbe stato vittima di sostanze che servirebbero per scatenare attacchi chimici
Aggiornamento ore 17:53 del 4 gennaio +++ Allarme rientrato a Milano +++. Il caso è quello di un uomo, egiziano, ricoverato l’11 dicembre, arrivato in ospedale per un sospetto avvelenamento. A quel punto è scattato il protocollo di sicurezza, e sono partite le indagini, che hanno riguardato anche i contatti della persona in ospedale e hanno permesso di escludere ogni legame con gruppi di estremisti islamici. Lo riporta il sito web di Repubblica Milano. L’uomo avrebbe inalato sostanze chimiche durante il lavoro. Nessun collegamento tra lui e attività terroristiche, secondo la questura e gli investigatori dell’antiterrorismo che smentiscono che esista l’ipotesi che si potesse trattare di una intossicazione dovuta a una sostanza idonea a preparare attacchi chimici. Smentito anche l’allarme secondo cui ci sarebbero estremisti intenzionati a compiere un’azione imminente.
Una vicenda che inizialmente poteva sembrare una banale, per quanto drammatica, intossicazione accidentale, con il passare delle ore ha assunto oggi 4 gennaio le proporzioni di un giallo, secondo quanto scrive il Messaggero. E coinvolgendo gli investigatori su possibili reti di matrice jihadista nel Milanese.
Un uomo, un maghrebino, si troverebbe infatti ricoverato in ospedale, a Milano, in gravi condizioni. A intossicarlo sarebbe stata una sostanza di cui è vietata la vendita: l’ipotesi al vaglio degli inquirenti è che si possa trattare di un qualche cosa di idoneo a preparare attacchi chimici. Così proseguono le indagini delle forze dell’ordine su possibili reti jihadiste operative in Italia, in Lombardia e in particolare nel Milanese, dove i sospetti degli investigatori si concentrerebbero su due magrebini.
Secondo quanto trapelato dal riserbo degli inquirenti, la morte di Anis Amri – il presunto responsabile della strage di Berlino, ucciso in un conflitto a fuoco con la polizia il 23 dicembre scorso, a Sesto San Giovanni – potrebbe causare un’accelerazione nei propositi di uno o più estremisti, intenzionati – secondo alcuni alert – a compiere un’azione in questa settimana ancora in parte festiva, che culminerà con la festa dell’Epifania e la tradizionale Befana, dopodomani venerdì 6 gennaio.
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