Stando a indiscrezioni, c’è un serio pericolo che altri attentati terroristici possano essere commessi in Europa, e anche in Italia, tramite i droni, velivoli senza pilota usati in guerra. Carichi di esplosivo o materiale chimico
Dalle forze di sicurezza americane i droni vengono usati per colpire senza rischiare perdite umane i capi di al Qaeda e dell’Isis, ma questi ultimi potrebbero usarli per uccidere cittadini in Occidente, Italia inclusa, come nuova forma di attacchi terroristici. Non basta più, dunque, temere i “lupi solitari” armati di kalashnikov o alla guida di tir che piombano sulla folla. Lo sostiene Maurizio Gallo in un articolo sul Tempo, quotidiano di Roma, città ritenuta nel mirino dell’Isis (LEGGI ANCHE: LA PROFEZIA DELL’ISIS, C’È ANCHE UNA CITTA’ ITALIANA NEL MIRINO DEI TERRORISTI).
INTERCETTATI “PORTATORI” DI DRONI MODIFICATI
Così si fa strada l’idea che la morte possa arrivare anche dall’alto, nella forma di un velivolo senza pilota. L’allarme, sostiene Il Tempo, arriva da una nota dell’Antiterrorismo. Il periodo a rischio attentato con i droni per il nostro Paese comprenderebbe i prossimi giorni di chiusura delle festività natalizie. Fino al 6 gennaio, giorno dell’Epifania. Attraverso fonti riservate e non meglio precisate, i nostri esperti dell’Antiterrorismo avrebbero saputo che nelle scorse settimane due uomini che avevano con sé droni modificati – scrive sempre Maurizio Gallo – per trasportare un peso maggiore di quello solito, e arrivare a un carico di circa tre chili, sono stati fermati dall’esercito israeliano al confine con la Giordania.
LO STRANO FURTO DI 8 AUTO A ROMA
Interrogati, i due avrebbero confessato che i droni potevano essere utilizzati per portare a termine attentati terroristici. In alcuni negozi, anche nella Capitale e dintorni, ci sarebbero state richieste da parte di soggetti stranieri, non ancora identificati e individuati di effettuare le stesse modifiche. Ma non basta. Sempre a Roma, nella zona sud e nella notte fra il 18 e il 19 dicembre scorsi, sarebbero state rubate otto autovetture parcheggiate nel piazzale di un concessionario e altrettante targhe.
E PRIMA QUELLO DI 2 TAXI…
Le macchine sono state segnalate in una nota top-secret dell’Antiterrorismo, scrive Il Tempo. Tra le vetture, infatti, ci sarebbero anche alcuni Suv. Nessun allarmismo, ma questo tipo di macchina in Medio Oriente viene utilizzata per caricare materiale vario per aumentare l’effetto dell’impatto contro eventuali ostacoli, come i cosiddetti «pilomat», le colonnine a scomparsa che circondano molti «obiettivi sensibili» anche nella Capitale d’Italia. Sempre nello stesso periodo e sempre a Roma, sono spariti due taxi come scritto da Il Tempo giorni fa. Non bisogna dimenticare che i tre terroristi protagonisti dell’attacco all’aeroporto di Bruxelles avevano usato un’auto pubblica. E che pure il killer di Istanbul sarebbe arrivato (e addirittura fuggito) in taxi dalla discoteca teatro della carneficina.
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