WhatsApp, ecco i telefoni su cui ha smesso di funzionare

A partire dall’inizio del 2017, WhatsApp ha smesso di funzionare su alcuni vecchi modelli di smartphone con sistemi operativi considerati troppo obsoleti per meritare un aggiornamento ad hoc. Si tratta dei telefoni con Android 2.2 Froyo, iOS 6 e Windows Phone 7. La popolare app di messaggistica istantanea, invece, continuerà a funzionare fino al 30 giugno 2017 su BlackBerry, BlackBerry 10, Nokia S40 e Nokia Symbian S60.

L’inizio del nuovo anno ha portato una ‘sgradita’ novità ai possessori di alcuni vecchi smartphone, impossibilitati ad usare WhatsApp a partire dal 1° gennaio 2017. La popolare app di messaggistica istantanea, già il 26 febbraio 2016, aveva annunciato che, dal 2017, avrebbe smesso di funzionare su alcuni modelli di telefono ritenuti troppo vecchi (e quindi poco utilizzati) per meritare un aggiornamento ad hoc (“Questi dispositivi mobili non offrono il tipo di funzionalità di cui abbiamo bisogno per espandere le funzioni della nostra app in futuro” si legge nel comunicato). E così, infatti, è stato.

Ma quali sono i modelli su cui WhatsApp ha smesso di funzionare a partire da domenica scorsa? Si tratta dei telefoni con Android 2.2 Froyo (un sistema operativo di Android uscito nel 2010), iOS 6 (il sistema operativo per gli smartphone di Apple uscito nel settembre 2012) e Windows Phone 7 (diffuso a inizio 2010). WhatsApp, invece, continuerà a funzionare fino al 30 giugno 2017 sui seguenti sistemi operativi: BlackBerry, BlackBerry 10, Nokia S40 e Nokia Symbian S60 (LEGGI ANCHE: WHATSAPP, ECCO LA LISTA DEI TELEFONI SU CUI SMETTERÀ DI FUNZIONARE).

Questa è la motivazione ufficiale data dai programmatori di WhatsApp: “Nel guardare avanti verso i nostri prossimi sette anni, vogliamo concentrare i nostri sforzi sulle piattaforme mobili che la stragrande maggioranza delle persone usa (…) Per noi questa è stata una decisione difficile da prendere, ma quella giusta per fornire alle persone modi migliori per tenersi in contatto con amici, familiari e persone care attraverso WhatsApp”.

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Photo Credits: Twitter

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