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Cronaca

Omicidio di Garlasco: scontro tra i legali di Stasi e quelli della famiglia Poggi sul Dna

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Garlasco: i legali di Stasi rispondono alle accuse della famiglia Poggi che avevano contestato i nuovi test effettuati dalla difesa.

Un nuovo colpo di scena sulla morte di Chiara Poggi torna a scuotere il Paese: a pochi giorni dall’apertura di un’ inchiesta bis per il delitto di Garlasco arriva la notizia che potrebbe essere fissata a breve l’udienza per la eventuale revisione del processo. “Abbiamo ricevuto la richiesta di revisione dalla Procura generale di Milano e in tempi rapidi sarà fissata udienza, impossibile però ad oggi stabilire quando avverrà” ha spiegato Claudio Castelli, presidente della Corte d’Appello di Brescia.

“Le carte inviate dalla Procura di Milano e girate alla sezione penale della Corte d’Appello si limitano alla mera richiesta di revisione – ha aggiunto Castelli – Bisogna capire quali accertamenti serviranno”. La revisione del processo è stata prospettata dai legali di Alberto Stasi dopo che indagini difensive avrebbero accertato la presenza del Dna di Andrea Sempio, sotto le unghie di Chiara Poggi, uccisa nel 2007. Dopo aver trovato quindi una prova evidente ed aver analizzato la versione dei fatti dell’amico di Marco Poggi, sono sorti numerosi dubbi sulla colpevolezza dello Stasi.

Recentemente i legali della famiglia Poggi si erano detti “dispiaciuti per il coinvolgimento di una persona risultata del tutto estranea all’accaduto e sconcertati dinanzi alle notizie di stampa secondo le quali si dovrebbe dar credito a valutazioni scientifiche effettuate da un consulente di parte (ben lontane dall’essere una perizia) all’insaputa dell’interessato e senza alcuna garanzia per il medesimo, mentre non avrebbero invece valore le accurate analisi genetiche effettuate nel processo a carico di Stasi dal professor De Stefano con la partecipazione dei consulenti di tutte le parti ed il rispetto di tutti i protocolli e le garanzie di legge”. La difesa però è stata chiara: il Dna ritrovato “su almeno tre-quattro unghie non era assolutamente degradato”, anzi “i ‘picchi’ erano tanto alti che sono risultati perfettamente utilizzabili per un confronto”.

Photo Credits: Facebook

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