Andrea Sempio è il nuovo indagato per l’omicidio di Chiara Poggi. Amico del fratello della ragazza ora è indagato per l’omicidio di Garlasco.
La famiglia Poggi non ha dubbi: nessuna revisione, è stato Alberto Stasi. Gli avvocati hanno depositato alla Procura di Pavia gli atti relativi al processo a carico di Alberto Stasi, «sottolineando la totale infondatezza di qualsivoglia ipotesi volta a prospettare delle responsabilità di terzi nell’omicidio di Chiara Poggi, il cui unico autore è già stato condannato da una sentenza irrevocabile emessa in nome del popolo italiano».I difensori della famiglia Poggi si dichiarano «dispiaciuti» per il «coinvolgimento di una persona risultata del tutto estranea all’accaduto»e «sconcertati» dinanzi alle notizie di stampa «secondo le quali si dovrebbe dar credito a valutazioni scientifiche effettuate da un consulente di parte (ben lontane dall’essere una perizia) all’insaputa dell’interessato e senza alcuna garanzia per il medesimo, mentre non avrebbero invece valore le accurate analisi genetiche effettuate nel processo a carico di Stasi dal professor De Stefano con la partecipazione dei consulenti di tutte le parti ed il rispetto di tutti i protocolli e le garanzie di legge».
Alberto Stasi, però, continua a proclamarsi innocente e le prove a carico di Andrea Sempio, amico di Marco Poggi, fratello di Chiara, iniziano ad essere numerose. A pesare sarebbero, oltretutto, delle telefonate effettuate dal sospettato a casa Poggi, quando Marco e i suoi genitori erano in vacanza. Interrogato dopo il delitto, Andrea aveva spiegato così quelle chiamate: “Marco mi aveva detto che sarebbe partito per le vacanze ma non mi aveva detto il giorno, così chiamavo”. Infine poche ore dopo la condanna in via definitiva a 16 di Stasi, Sempio aveva scritto su Facebook una citazione del “piccolo principe”, libro preferito di Alberto: “L’essenziale è invisibile agli occhi…non dimenticare il mio segreto”.
Sulla sua relazione con la Poggi, Sempio ha, invece, dichiarato: «Conoscevo la Chiara – riporta il verbale – in quanto frequentavo la sua abitazione. Escludo categoricamente di averla mai frequentata attesa la nostra differente età. Non abbiamo mai avuto amici in comune. Ribadisco che la stessa era da me conosciuta solo perché ero amico del fratello Marco». Cosa si cela dietro al mistero di Garlasco? La risposta è una sola: “L’essenziale è invisibile agli occhi”.
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