La giovane italiana, 31 anni, di Sulmona, in Abruzzo, viveva in Germania. È una delle vittime della strage del camion lanciato sulla folla a Berlino il 19 dicembre. A Roma ad attendere la salma di Fabrizia anche il Capo dello Stato, Sergio Mattarella
È atterrato oggi 24 dicembre all’aeroporto di Roma Ciampino l’aereo, un Airbus 319 della Flotta di Stato, che trasportava la salma di Fabrizia Di Lorenzo, uccisa nella strage di Berlino del 19 dicembre, e i genitori della giovane. Dopo la benedizione della salma da parte del cappellano militare, i genitori della ragazza, Giovanna e Gaetano, si sono avvicinati al feretro: la mamma ha posato un fiore sulla bara. Con loro anche il fratello Gerardo.
Poi, l’abbraccio con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha accolto la salma in aeroporto. Il feretro rientrerà in giornata a Sulmona, città natale della ragazza. I funerali si terranno lunedì 26 nella cattedrale della città alle ore 11. Fabrizia è stata uccisa mentre faceva spese per i regali al mercatino di Berlino. Sarebbe dovuta rientrare in Italia mercoledì 21 per passare le vacanze con la famiglia.
Con lei hanno perso la vita nella strage altre 11 persone e 48 sono i feriti. Come è noto, ieri 23 dicembre il presunto attentatore di Berlino, Anis Amri, tunisino di 24 anni, ricercato in tutta Europa dopo il mandato di cattura emesso dalla polizia tedesca, è morto in uno scontro a fuoco con una pattuglia di polizia a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano.
Il giovane era arrivato in treno in Italia dalla Francia. Era giunto a Torino, poi da lì a Sesto San Giovanni, alle una di notte. Attorno alle tre del mattino di venerdì 23 dicembre, durante un controllo di routine, alla richiesta di mostrare i documenti e svuotare uno zainetto, ha risposto estraendo una pistola e sparando. L’agente capo pattuglia è rimasto ferito alla spalla in modo non grave; l’altro poliziotto, che era in prova al Commissariato di Sesto San Giovanni, ha risposto al fuoco uccidendo il ricercato.
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