A seguito dell’esposto presentato della madre di Alberto Stasi, i magistrati di Pavia hanno avviato una nuova indagine sull’omicidio di Chiara Poggi.
Si apre un nuovo capitolo nella storia dell’omicidio di Garlasco, dovuto alla recente diffusione dei risultati del test del dna rinvenuto sotto le unghie di Chiara Poggi (LEGGI ANCHE: CHIARA POGGI: RISULTATI CHOC DEL TEST DEL DNA). Sulla base di questi sviluppi, la madre di Alberto Stasi ha presentato un esposto alla Procura di Pavia, che lo ha accolto aprendo una nuova inchiesta, che al momento vede indagato un amico del fratello della vittima. Le nuove analisi sono state effettuate da un genetista su richiesta dello studio legale Giarda, che si è rivolto a una società di investigazione di Milano.
Per l’omicidio di Chiara, avvenuto nella sua casa di Garlasco nel lontano 2007, Alberto Stasi, fidanzato della vittima all’epoca del delitto, è stato condannato a 16 anni di carcere. Ma i legali sperano di poterlo aiutare grazie alle recenti scoperte che sono state fatte. La situazione di questo nuovo sospettato sarebbe aggravata da un riesame dei suoi interrogatori; l’uomo era già stato ascoltato due volte durante lo svolgimento delle indagini, e sebbene il suo alibi sembrasse solido, adesso si notano delle incongruenze che potrebbero peggiorare la sua posizione.
Fino a poco tempo fa il procuratore di Pavia, Giorgio Reposo, aveva suggerito di mantenere una certa cautela sulle possibilità di un’apertura di una nuova inchiesta sull’omicidio. Infatti proprio ieri 22 dicembre aveva riferito che fino a quel momento era giunta soltanto una busta con i documenti relativi al caso, inviata dalla Procura generale di Milano, spiegando che sicuramente quel materiale sarebbe stato oggetto di esame, ma non per questo sarebbe stata aperta necessariamente una nuova inchiesta. Intanto Stasi continua a scontare la sua pena nel carcere di Bollate, dove si trova da un anno, in attesa di sviluppi sulle ricerche.
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