L’uomo morto in un conflitto a fuoco con i poliziotti a Sesto San Giovanni alle 3 del mattino di venerdì 23 dicembre è stato identificato come Anis Amri, 24 anni, il tunisino ricercato in tutta Europa come presunto responsabile dell’attentato di Berlino
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Ore 15.38 – “Massima attenzione” poiché “non si possono escludere azioni ritorsive” nei confronti dei poliziotti e di tutto il personale delle forze dell’ordine in divisa. Questo il contenuto di una nuova circolare che il capo della Polizia Franco Gabrielli ha inviato, secondo quanto si apprende, subito dopo la sparatoria a Milano in cui è rimasto ucciso Anis Amri. L’invito è dunque di intraprendere ogni iniziativa utile per garantire la massima sicurezza e tutela degli operatori.
Ore 12.35 – Il ministro dell’Interno Marco Minniti ha ringraziato a nome di tutta l’Italia L. S., 29 anni, il poliziotto che reagendo agli spari di Anis Amri ha risposto al fuoco uccidendo il presunto killer di Berlino. L. S. – agente in prova al Comissariato di Sesto San Giovanni – è ora considerato un eroe, “motivo di orgoglio per l’Italia tutta”, come ha scandito il ministro Minniti. Il collega, l’agente scelto C. M., 36 anni, è ricoverato all’ospedale di Monza ma non in pericolo di vita. Quando nella notte la pattuglia ha incrociato Anis Amri e lo ha fermato, è stato C. M. ad avvicinare il tunisino per chiedergli i documenti. Ricevendo, per tutta risposta, un proiettile calibro 22 rimasto conficcato nella sua spalla.
Ore 12.22 – Si precisa la dinamica dei fatti. Anis Amri, il presunto killer di Berlino, è stato fermato dalla polizia per un semplice controllo davanti alla stazione di Sesto San Giovanni. Ha estratto una pistola da uno zainetto che aveva con sé e ha cominciato a sparare. Secondo la ricostruzione di fonti dell’antiterrorismo milanese i due agenti, uno dei quali ferito, hanno immediatamente risposto al fuoco ferendo a morte il tunisino.
Amri Anis è stato colpito a morte dagli agenti praticamente davanti alla stazione ferroviaria di Sesto San Giovanni. Sull’asfalto sono ancora evidente i segni dei rilievi degli investigatori. Degli abitanti in zona hanno riferito di aver sentito degli spari, di essersi affacciati alla finestra e di aver visto l’uomo a terra mentre gli agenti cercavano di rianimarlo e un poliziotto che si teneva un braccio.
Ore 11.42 – Ad uccidere il presunto attentatore di Berlino, Anis Amri, sarebbe stato un agente in prova al Commissariato di Sesto San Giovanni. L’altro agente ferito è ricoverato all’ospedale di Monza con un proiettile conficcato in una spalla. Deve essere operato, ma le sue condizioni sono buone.
Ore 11.20 – Dagli accertamenti dalla Digos, coordinati dal capo dell’antiterrorismo milanese Alberto Nobili, Anis Amri, è arrivato in Italia dalla Francia, in particolare da Chambery, in Savoia, da dove ha raggiunto Torino. Dal capoluogo piemontese ha preso poi un treno per Milano dove è arrivato attorno all’una di notte di oggi venerdì 23 dicembre. Infine dalla Stazione Centrale si è spostato a Sesto San Giovanni dove attorno alle 4 ha incrociato i due agenti della volante che poi, durante una sparatoria, lo hanno ucciso.
Ore: 11.13 – Marco Minniti, ministro dell’Interno. In Italia esiste un “livello elevato di controllo del territorio che consente, nell’imminenza dell’ingresso nel nostro paese di un uomo in fuga perché ricercato, di identificarlo e neutralizzarlo. Questo vuol dire che c’è un sistema di sicurezza che funziona”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Marco Minniti, incontrando i giornalisti al Viminale.
Ore 11.05 – Prima di morire l’attentatore di Berlino avrebbe urlato: “Allah Akbar”.
Sarebbe il killer di Berlino Anis Amri l’uomo morto nella notte fra ieri e oggi 23 dicembre nel Milanese, durante un conflitto a fuoco con la Polizia (LEGGI ANCHE: MILANO, FERMATO DALLA POLIZIA ESTRAE LA PISTOLA E SPARA: UCCISO DAGLI AGENTI). Secondo le prime informazioni l’uomo durante un normale controllo stradale in piazza I Maggio a Sesto S.Giovanni, – di fronte alla stazione dei treni – intorno alle 3, ha estratto una pistola e sparato agli agenti di una Volante che hanno risposto al fuoco uccidendolo.
Secondo quanto riferito dalla polizia, la Volante si sarebbe fermata in piazza primo maggio, di fronte alla stazione di Sesto San Giovanni, per un normale controllo. L’uomo, che era a piedi, alla richiesta di mostrare i documenti avrebbe tirato fuori una pistola dallo zaino e avrebbe sparato a un poliziotto, colpendolo a una spalla.
A quel punto gli agenti avrebbero risposto al fuoco, sparando all’uomo, poi deceduto. L’uomo, che con sè non aveva documenti, non è ancora stato identificato. Il poliziotto colpito alla spalla è stato portato all’ospedale di Monza: le sue condizioni non sarebbero gravi.
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