Un ragazzo nordafricano di 21 anni sarebbe l’uomo a cui la polizia di mezza Europa sta dando la caccia quale responsabile o complice dell’attentato che ha provocato 12 morti e 48 feriti. E torna a casa un palermitano ferito nell’attacco.
Gigantesca caccia all’uomo in Germania e in mezza Europa per catturare l’attentatore di Berlino, dove, lunedì 19 dicembre, un tir è stato deliberatamente lanciato sulla folla al mercato di Natale e ha provocato 12 morti e 48 feriti. Nel pomeriggio di mercoledì 21 dicembre il ministro dell’interno tedesco, Thomas de Maizière, ha annunciato che è stato emesso un mandato di cattura per tutta l’area Schengen, nei confronti “di un nuovo sospettato, non necessariamente il colpevole”, ma i dubbi sono pochi. Secondo fonti di polizia, citate dalla stampa tedesca e britannica, si tratta di un giovane tunisino di 21 anni (24 secondo altre fonti), Anis A. (Amri secondo alcuni quotidiani), i cui documenti sono stati ritrovati sul tir della morte.
Il giovane si sarebbe impadronito del camion dopo una colluttazione con l’autista polacco, Lukasz Urban, 37 anni, morto da eroe tentando di neutralizzare, ma senza successo, il killer (LEGGI ANCHE: BERLINO, L’AUTISTA POLACCO HA LOTTATO PER BLOCCARE IL KILLER. ALTRI ITALIANI NELLA STRAGE OLTRE A FABRIZIA?). Anis, secondo la Sueddeutsche Zeitung, era arrivato in Italia nel 2012 e ha poi raggiunto la Germania nel 2015. Sarebbe stato quindi “fermato dalla polizia ad agosto con un falso documento d’identità italiano a Friedrichshafen”, località sul lago di Costanza, al confine con la Svizzera. In quel momento risultava registrato in un centro per richiedenti asilo a Emmerich sul Reno, nell’area di Kleve, al confine con l’Olanda, ma poi il domicilio era stato cancellato dalle autorità. Il giovane, recentemente radicalizzato, avrebbe utilizzato “almeno 12 nomi falsi” tra cui anche “un nome egiziano”, secondo la tv N24.
E sono ore di angoscia sempre più pesante per i familiari di Fabrizia Di Lorenzo, 31 anni, la ragazza italiana dispersa dopo la strage. “Sento che mi ha abbandonata“, avrebbe detto la madre al vescovo di Sulmona, Angelo Spina. Oltre a Fabrizia, ci sarebbe soltanto un altro italiano – secondo quanto si è appurato finora – coinvolto nella strage: un palermitano di 34 anni ferito, tornato a casa con 25 punti di sutura sul volto. Dovrà essere operato. Insieme al suo collega tedesco Frank-Walter Steinmeier, il ministro degli esteri Angelino Alfano si è recato sul luogo dell’attentato. “Ho voluto manifestare a nome del governo italiano la nostra fraterna amicizia e solidarietà a Steinmeier e a tutta la Germania: soffriamo e siamo addolorati insieme. La vostra sofferenza è quella degli uomini liberi”.
Photo credits: Twitter
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