Lotta alla mafia, retata contro il boss Matteo Messina Denaro [VIDEO]

Fin dal mattino di martedì 20 dicembre maxi operazione antimafia: duro colpo alla rete delle famiglie che appoggiano il boss latitante Messina Denaro.

Gli uomini della Squadra mobile di Trapani, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, hanno eseguito martedì 20 dicembre, fin dalle primissime ore del mattino, 11 misure cautelari e sottoposto a sequestro tre imprese controllate da Cosa Nostra. L’operazione, denominata in codice “Ermes 2”, infligge un altro duro colpo al clan del superlatitante Matteo Messina Denaro. Secondo gli inquirenti il boss, attraverso le imprese sequestrate, era in grado di condizionare gli appalti nella zona del Trapanese.

Complessivamente sono settanta gli uomini della Polizia di Stato di Trapani, Palermo, Mazara del Vallo e Castelvetrano impegnati nell’operazione. L’indagine ha confermato i saldi contatti tra il clan mafioso di Mazara del Vallo, retto da Vito Gondola, e quello di Castelvetrano e ha svelato gli accordi per spartirsi gli appalti sotto le direttive del latitante Messina Denaro, al quale il Gondola si rivolgeva per dirimere le varie controversie insorte. Le imprese sequestrate erano, secondo le accuse, direttamente controllate dalle famiglie mafiose del trapanese attraverso alcuni prestanome. Mediante queste imprese Cosa Nostra si sarebbe infiltrata, ad esempio, nei lavori per la realizzazione del parco eolico di Mazara del Vallo e nei lavori di ristrutturazione dell’ospedale.

Photo credits: Twitter; video credits: RepTv, YouTube

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