Il camion bomba lanciato sulla folla del mercatino natalizio nella capitale tedesca aveva targa polacca ma era partito da Cinisello, alle porte di Milano
Prima si era fermato alle porte di Milano per effettuare un carico di merce e poi era ripartito per dirigersi all’estero il tir con targa polacca che lunedì sera, 19 dicembre, è stato lanciato nella folle corsa sul mercatino di Natale a Berlino causando almeno 12 morti e 48 feriti. Una ragazza italiana, Fabrizia Di Lorenzo, di Sulmona (Abruzzo), attualmente risulta dispersa. I familiari, straziati, sono a Berlino e attendono l’esame del Dna (LEGGI ANCHE: ATTENTATO A BERLINO, RAGAZZA ITALIANA DISPERSA. IL PADRE: “SIAMO DISTRUTTI”. TEST DEL DNA SUL PACHISTANO DEL TIR).
Il 16 dicembre scorso, prima di lasciare l’Italia, l’autotreno è si è fermato alla Omm lavapavimenti di Cinisello Balsamo, secondo quanto riporta il Giorno, per caricare macchinari per la pulizia di pavimenti. È quanto è stato accertato dal’indagine conoscitiva, e cioè senza titolo di reato né indagati, aperta dal capo dell’antiterrorismo milanese Alberto Nobili con lo scopo di delegare la Digos per compiere accertamenti. Nella giornata di oggi 20 dicembre gli investigatori, da quanto si è appreso, hanno sentito i due titolari della ditta. Secondo la ricostruzione il camion si sarebbe fermato alla Omm già semipieno di tubi ‘Innocenti’ per poi caricare alcune macchine per lavare i pavimenti.
Il mezzo è stato avvistato anche in Brianza. Verso sera è stato individuato a Bressanone, in provincia di Bolzano. Dalle deposizioni raccolte, la società che ha sede alle porte di Milano si rivolgeva alla ditta di autotrasporti proprietaria del tir per inviare attrezzature in Polonia. L’ipotesi degli investigatori tedeschi è che il grosso camion sia poi stato rubato, nel corso del viaggio attraverso l’Europa, dagli attentatori. I quali lo avrebbero lanciato contro la folla deliberatamente al mercato natalizio del centro di Berlino. Un presunto killer, un ragazzo pachistano di 23 anni, arrestato subito dopo i fatti, è stato però rilasciato dalle autorità dopo essere stato interrogato. Contro di lui non ci sono prove certe. Il vero attentatore potrebbe essere un’altra persona, ormai in fuga.
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