Fabrizia Di Lorenzo, 31enne di Sulmona, da anni in Germania, sarebbe la ragazza di cui non si sa più nulla dopo l’attacco del camion al mercato di Natale la sera di lunedì 19 dicembre. Test del Dna per il pachistano presunto killer: non è detto che sia lui il conducente del Tir bomba
AGGIORNAMENTO Ore 19.16 – “Abbiamo capito che era finita stanotte all’una e mezza: siamo stati noi a chiamare la Farnesina“, dice affranto il padre di Fabrizia Di Lorenzo, Gaetano, contattato dall’Ansa. “Ci siamo mossi coi nostri canali, ma da quanto mi dice mio figlio da Berlino, non dovrebbero esserci più dubbi – afferma – È lì con mia moglie in attesa del Dna, aspettiamo conferme, ma non mi illudo”.
La tragedia di Berlino tocca direttamente anche gli italiani. E in particolare una famiglia di Sulmona, in Abruzzo. Una ragazza italiana di 31 anni, Fabrizia di Lorenzo (nella foto sotto), sulmonese ma da anni in Germania, risulta infatti dispersa a seguito dell’attentato che ha colpito la capitale tedesca la sera del 19 dicembre (LEGGI ANCHE: BERLINO, CAMION CONTRO MERCATINO DI NATALE: MORTI E FERITI- “POSSIBILE ATTENTATO”) .
Lo riferisce l’Huffington Post precisando che il cellulare di Fabrizia è stato trovato sul luogo della strage. Un ragazzo l’ha trovato e consegnato alla polizia. Gli appelli lanciati sui social network dai parenti in cerca di notizie sono rimasti ancora senza risposta e secondo quanto appurato dall’Huffington Post la ragazza non si sarebbe recata presso il posto di lavoro, martedì 20 dicembre. Il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, ha detto che non è esclusa una vittima italiana, pur aggiungendo che si attendono conferme dalla polizia tedesca.
Il padre della ragazza è impiegato alle poste di Sulmona e nella notte la famiglia sarebbe stata contattata dalla Farnesina: la madre e il fratello sarebbero partiti immediatamente per Berlino. La Germania è sotto choc. Il tir che si è schiantato contro il mercato di Natale in centro città ha provocato almeno 12 morti e circa 48 feriti. Il camion ha invaso un marciapiede nei pressi della Chiesa del Ricordo. La chiesa è nel mezzo del Mercato natalizio situato in pieno centro nella parte Ovest della città. Su Twitter la polizia di Berlino parla di “presunto attacco terroristico”, spiegando che gli investigatori sono propensi a credere che il tir sia stato “deliberatamente lanciato contro la folla“.
Il sospetto terrorista arrestato nega però il crimine: il 23enne finora contesta tutto. Le autorità tedesche stanno cercando, attraverso il test del dna, di verificare se il pachistano fermato sia effettivamente coinvolto nell’attentato.
Secondo quanto riferisce la Welt online, “la polizia di Berlino ritiene che il pachistano arrestato non sia il guidatore del tir” e che questi sia ancora “armato e a piede libero”. La Welt scrive di aver appreso la notizia da alti funzionari della sicurezza. Il camion era partito dall’Italia per fare rientro in Polonia. Lo scrive il Guardian, per il quale il mezzo doveva fermarsi a Berlino per consegnare il carico e il conducente, cugino del proprietario dell’azienda di trasporti polacca, aveva detto di volersi fermare per la serata. Ci sono forti sospetti, afferma il Guardian online, che il mezzo si stato rubato durante il viaggio.
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