Dopo le dimissioni di Paola Muraro e l’arresto di Raffaele Marra, ultimatum dei vertici M5S: via Frongia e Romeo. Raggi resta ma di fatto è sotto tutela.
Svolta drastica nel governo di Roma. Daniele Frongia, e Salvatore Romeo dicono addio ai loro incarichi di vicesindaco e capo della segreteria di Virginia Raggi, che esce di fatto commissariata dalla crisi aperta dall’arresto di Raffaele Marra (LEGGI ANCHE: ROMA: ARRESTATO RAFFAELE MARRA, BRACCIO DESTRO DI VIRGINIA RAGGI). “Abbiamo deciso di dare un segnale di cambiamento”, afferma la sindaca in un comunicato serale (sabato 17 dicembre) dopo una riunione fiume con consiglieri comunali, alcuni assessori e presidenti M5S dei Municipi di Roma.
Una svolta “dopo un confronto con il garante Beppe Grillo“, viene specificato. “Frongia ha deciso di rinunciare al ruolo di vicesindaco mantenendo le deleghe alle Politiche giovanili e allo Sport”, si legge nella nota. Il nuovo vicesindaco di Roma che sostituirà l’assessore allo Sport, Daniele Frongia, sarà scelto e votato dai consiglieri comunali del M5S. Tra le ipotesi che circolano nelle ultime ore c’è quella di Massimo Colomban, attualmente assessore alle Partecipate. Ma l’ultima parola, in ogni caso, spetterà ai consiglieri che si esprimeranno nei prossimi giorni. Contestualmente alla decisione di Frongia arriva quella di Salvatore Romeo che si dimette dall’incarico di capo della Segreteria politica.
“Al contempo – spiega la sindaca nella nota – a breve avvieremo una nuova due diligence su tutti gli atti già varati”. In particolare quelli di Marra, in carcere per corruzione dopo essere stato vicecapo di gabinetto e direttore del Dipartimento Risorse Umane. “Avanti con la barra dritta”, scrive Grillo sul suo blog. È la exit strategy M5S, dopo l’ultimatum a Raggi: o scaricava gli altri suoi pretoriani o le sarebbe stato tolto il simbolo. Via il “raggio magico” o quel che ne restava, insomma, dopo le dimissioni dell’assessore all’Ambiente Paola Muraro nei giorni scorsi. Una resa dei conti drammatica dopo che si erano rincorse voci su una Raggi decisa a non mollare e pronta ad andare avanti anche da sola. Perfino cercando l’appoggio esterno della destra di Fratelli d’Italia. Ma ora la Raggi è stata commissariata. Su tutto resta il rischio che la sindaca finisca indagata per le nomine fatte in questi mesi, in primis quella di Romeo. E a quel punto la fine sarebbe scritta.
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