Una scossa di terremoto di magnitudo 7,9 é stata registrata a circa 46 chilometri a est di Taron, davanti alla costa sudorientale dell’isola di Nuova Irlanda, in Papua Nuova Guinea. Poco dopo, la terra è tornata a tremare con due scosse di magnitudo 5,5 e 6. Il ministero per la Protezione civile della Nuova Zelanda ha diffuso un allarme tsunami: «Al momento non sono necessarie evacuazioni delle zone costiere, ma vi esortiamo a stare lontani dalle spiagge e non entrare in acqua”.
Torna a tremare pericolosamente la terra. Nella giornata di sabato 17 dicembre (alle 11.51 ora italiana), a circa 46 km a est di Taron, davanti alla costa sud-est dell’isola di Nuova Irlanda in Papua Nuova Guinea, è stata registrata una scossa di terremoto di magnitudo 7,9. L’ipocentro del sisma è stato localizzato a una profondità di circa 103 chilometri. A renderlo noto è stato l’Istituto Geofisico Americano (Usgs).
Il ministero per la Protezione civile della Nuova Zelanda ha diffuso via Twitter un allarme tsunami: “Al momento non sono necessarie evacuazioni delle zone costiere” – il messaggio dal ministero rivolto alla popolazione – “ma vi esortiamo a stare lontani dalle spiagge e non entrare in acqua a seguito di questo allarme tsunami”. Secondo il Centro di allerta tsunami del Pacifico, nelle prossime ore c’è il rischio di onde tsunami non solo sulle coste della Papua Nuova Guinea ma anche dell’Indonesia, delle Isole Solomon, Pohnpei, Chuuk, Nauru, Kosrae e Vanuatu.
Secondo quanto riferito sempre dall’Istituto Geofisico Americano, la forte scossa di magnitudo 7,9 é stata seguita da due altri sismi che, a pochi minuti di distanza l’uno dall’altro, hanno interessato la stessa zona. Il primo, di magnitudo 5,5, è stato registrato 56 km a est di Taron ad una profondità di 89 km mentre il secondo, di magnitudo 6, è stato localizzato 169 km a sudest di Taron a una profondità di circa 36 km.
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