Un comunicato congiunto emesso dalle Procure italiana ed egiziana ha annunciato che tutti i documenti raccolti dalla procura egiziana sulla morte di Giulio Regeni sono stati consegnati alla procura della Repubblica di Roma. Il ricercatore friulano è scomparso il 25 gennaio 2016 ed è stato trovato morto il 3 febbraio successivo lungo la strada che collega Il Cairo ad Alessandria.
Caso Regeni: i magistrati della Procura generale egiziana hanno consegnato tutta la documentazione richiesta dalla Procura di Roma con la rogatoria del settembre scorso. È quanto emerge da un comunicato congiunto emesso dalla delegazione egiziana guidata dal Procuratore generale della Repubblica Araba d’Egitto Nabil Ahmed Sadek, dal procuratore della Repubblica di Roma Giuseppe Pignatone e dal sostituto Sergio Colaiocco. Le autorità italiane hanno invece consegnato, così come richiesto, gli accertamenti sui conti correnti bancari di Giulio in Italia e nel Regno Unito.
All’interno della nota congiunta, si legge: “La Procura generale del Cairo riferisce che è stato sentito il personale di polizia che ha proceduto sia agli accertamenti effettuati su Giulio Regeni nei primi giorni di gennaio 2016 sia di quello coinvolto nella sparatoria in cui sono morti 5 componenti della banda criminale, nonché, del personale di polizia coinvolto nel rinvenimento, che suscita interrogativi, dei documenti di Giulio Regeni il 24 marzo”. Ed ancora: “Entrambi le parti hanno assicurato che la collaborazione continuerà attraverso lo scambio di atti di indagine fino a quando non sarà raggiunta la verità in ordine a tutte le circostanze che hanno portato alla morte di Giulio Regeni”.
Nelle scorse ore, il Procuratore generale della Repubblica Araba d’Egitto Nabil Ahmed Sadek ha incontrato a Roma Claudio e Paola Regeni, i genitori del ricercatore friulano scomparso il 25 gennaio 2016 e trovato morto il 3 febbraio successivo lungo la strada che collega Il Cairo ad Alessandria. Il Procuratore egiziano ha portato alla famiglia Regeni le condoglianze sue, delle istituzioni e del popolo egiziano.
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