Le opposizioni, schierate per il No che al referendum ha stravinto, chiedono a gran voce elezioni politiche generali al più presto
Da Luigi di Maio, vicepresidente della Camera dei Deputati e leader emergente del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo (nel video di RepTv), a Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia, e a Matteo Salvini, segretario della Lega Nord, sono praticamente tutti, tranne al momento Silvio Berlusconi a chiedere a gran voce elezioni politiche generali al più presto (primavera 2017?) dopo la fragorosa vittoria del No al referendum costituzionale di ieri 4 dicembre e le conseguenti dimissioni, che si concretizzeranno oggi 5 dicembre, del premier Matteo Renzi.
Certamente il quadro politico ora si complica. Non è facile capire cosa potrà accadere nelle prossime settimane. Il Capo dello Stato Sergio Mattarella è l’arbitro della situazione e tutti guardano al Colle per orientarsi. Le forze politiche cercano però, già con le dichiarazioni video che vi mostriamo, di mettere sotto pressione il Presidente affinché si vada a elezioni. Secondo i principali analisti, tuttavia, Mattarella, almeno in una prima fase, cercherà di garantire una continuità al governo del Paese, facendo di tutto per evitare elezioni anticipate.
Al momento l’ipotesi più probabile è che, a seguito delle dimissioni di Matteo Renzi e dell’intero governo, venga assegnato un incarico esplorativo – verificare cioè se si possiede una maggioranza in Parlamento per dar vita a un nuovo Esecutivo – al ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan. Oppure, in subordine, alla seconda carica dello Stato, il presidente del Senato Piero Grasso, titolare di Palazzo Madama, quell’istituzione che Renzi e i sostenitori del Sì avrebbero voluto profondamente cambiare e ridimensionare.
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