“Fidel, hasta la victoria siempre”. Con queste parole Raul Castro si è rivolto oggi 4 dicembre ai quasi 50 mila cubani riuniti a Santiago. Fra i vip Diego Armando Maradona
“Giuriamo di difendere la patria e il socialismo. Fidel, hasta la victoria siempre”. Così Raul Castro si è rivolto oggi 4 dicembre ai quasi 50 mila cubani riuniti in Plaza de la Revolucion a Santiago de Cuba per l’ultimo omaggio pubblico al “Comandante en Jefe”, Fidel Castro, morto a 90 anni lo scorso 25 novembre.
Le ceneri del “lider maximo” fondatore della Cuba socialista nel 1959, sono giunte oggi dall’Avana a Santiago – la città culla della rivoluzione dove i fratelli Castro avviarono con Ernesto “Che” Guevara de la Serna la rivolta contro il dittatore Fulgencio Batista – dopo tre giorni di viaggio e l’ultima notte nella città di Bayano. Fidel è stato cremato per sua espressa volontà e le ceneri raccolte in un’urna di cedro avvolta nella bandiera cubana. Ad attendere il corteo migliaia di persone che scandivano come sempre in questi 9 giorni di lutto nazionale lo slogan “Yo soy Fidel”.
Stanco e con la voce roca, Raul Castro ha presieduto i funerali pubblici di Santiago citando l’ “esempio” di Fidel: “Ci ha mostrato quello che potevamo fare, quello che possiamo fare. E ora quello che potremmo fare. Sì se puede”. E la folla ha risposto: ”sì se puede”. Fra le personalità presenti, Nicolas Maduro presidente del Venezuela e molti altri capi di Stato e di Governo. Non è mancato neppure Diego Armando Maradona, arrivato a Cuba venerdì 2 dicembre, per il quale “Fidel è stato il mio secondo padre”. La cerimonia di sepoltura è avvenuta alle 7 ora locale, le 13 italiane.
Photo credits: Twitter. Video credits: il video è stato tratto da RepTv