Nel secondo turno delle primarie del centrodestra il vincitore è Fillon, che supera nettamente il suo rivale Juppé e si lancia verso le presidenziali.
Il trionfatore delle primarie del centrodestra è François Fillon, l’uomo che è stato scelto dai Républicains per correre all’Eliseo, probabilmente l’unico vero candidato in grado di fronteggiare nel ballottaggio del 7 maggio Marine Le Pen, la quale è data per favorita al primo turno delle presidenziali del 23 aprile. Ancora una volta sorprende l’affluenza ai seggi, oltre 4 milioni di persone, mentre stupisce meno l’esito del voto, dopo che Fillon aveva già dato prova della sua forza al primo turno delle primarie, nelle quali Sarkozy è stato tagliato fuori (LEGGI ANCHE: FRANCIA, SARKOZY BATTUTO AL VOTO: LASCIA LA POLITICA?).
Alain Juppé è stato soverchiato dal suo concorrente, fermandosi al 33% dei voti contro il 67% di Fillon. Lo scarto tra i due è stato molto ampio e anche inaspettato, e lascia senza parole il perdente di questo confronto, il quale sperava in un voto più generoso, sebbene sapesse chiaramente di non avere molte speranze contro il suo avversario, tanto da sembrare a tratti rassegnato. Dopo aver incassato la sconfitta, Juppé ha dichiarato, così come aveva già fatto Sarkozy, il suo appoggio al candidato del centrodestra, ritenuto il profilo migliore per guidare l’Eliseo.
Nel frattempo scoppia una polemica a sinistra, che insidia la posizione già molto precaria dell’attuale presidente francese. Il primo ministro, Manuel Valls, si è detto pronto a scendere in campo per le prossime primarie della gauche, sfidando di fatto il presidente Hollande, il quale sarebbe furioso per le parole pronunciate e avrebbe già pianificato un rimpasto per escludere Valls dal governo. Insomma, la sinistra francese è sempre più in difficoltà e fatica a trovare compattezza; dall’altra parte il centrodestra ha individuato l’uomo ideale per rilanciarsi, puntando su un profilo laico e riformista, forse l’unico in grado di arginare il populismo del Front National.
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