Emergenza maltempo: circa 200 persone sono state sfollate, nel cuore della notte tra sabato 26 e domenica 27 novembre, a causa di una frana che minaccia alcuni palazzi a Quezzi, sulle alture di Genova. L’allarme ai vigili del fuoco è stato lanciato da alcuni abitanti, svegliati dal boato causato dal crollo di un muro di contenimento della collina i cui detriti sono finiti nel Ferregiano, esondato nell’alluvione del 2011. Verifiche sulla stabilità delle fondamenta degli edifici per valutarne l’agibilità.
È ancora emergenza maltempo in Italia (LEGGI ANCHE: MALTEMPO, DAL PIEMONTE ALLA SICILIA NUBIFRAGI E INONDAZIONI: UN MORTO E 4 DISPERSI): nella notte tra sabato 26 e domenica 27 settembre 2016, circa 200 persone sono state sfollate a Quezzi, sulle alture di Genova in Liguria, a causa di una frana che sta minacciando alcune abitazioni. Il boato causato dal crollo di un muro di contenimento della collina (i cui detriti sono finiti nel Ferregiano, esondato nell’alluvione del 2011) ha svegliato i residenti degli edifici tra via Daneo e via Portezza, che hanno immediatamente lanciato l’allarme ai vigili del fuoco. Sul posto sono intervenuti, insieme con i pompieri, anche gli uomini della Protezione civile, Polizia, Carabinieri, Vigili urbani e diverse ambulanze che hanno assistito anziani e malati.
La minaccia della frana ha fatto scattare lo sgombero di circa 60 famiglie. Per agevolare le operazioni e sfollare le persone, sono stati utilizzati i bus di Amt, l’azienda municipale del trasporto pubblico. Alcuni si sono trasferiti da amici o parenti, altri (35 persone) hanno trovato accoglienza in un circolo della zona ed in un locale della parrocchia locale.
Nella mattinata di domenica sono previste le verifiche sulla stabilità delle fondamenta dei palazzi per valutare l’abitabilità degli alloggi. Il palazzo più in alto sarebbe di proprietà privata e sarebbe quello più compromesso dall’erosione delle fondamenta. Sul posto, in mattinata, anche il sindaco Marco Doria e gli assessori Crivello e Dagnino.
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