Al Teatro San Carlo di Napoli si è appena conclusa la VII di “Autunno Danza”, rassegna la rassegna dedicata all’arte tersicorea dal Teatro San Carlo di Napoli, che quest’anno ha avuto come ospite d’eccezione la signora della danza, Carla Fracci, a cui sono state dedicate due serate per festeggiare presso il Massimo partenopeo il suo ottantesimo compleanno. Un calendario ricchissimo quello del Massimo partenopeo, che offre al pubblico un programma di altissimo spessore.
Il sipario si alzerà nuovamente il 30 novembre 2016 su una nuova produzione del Teatro di San Carlo: Otello di Gioacchino Rossini, dramma per musica in tre atti, libretto di Francesco Berio di Salsa dal dramma di William Shakespeare Othello, or The Moor of Venice, Direttore Gabriele Ferro, regia Amos Gitai, scene Dante Ferretti, costumi Gabriella Pescucci, Light Designer Vincenzo Raponi, Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo.
Interpreti: Otello John Osborn (30 novembre, 2, 4 e 6 dicembre) e Sergey Romanovsky (1 e 3 dicembre); Desdemona Nino Machaidze (30 novembre, 2, 4 e 6 dicembre) e Carmen Romeu (1 e 3 dicembre); Rodrigo Dmitry Korchak (30 novembre, 2, 4 e 6 dicembre) e Giorgio Misseri (1 e 3 dicembre); Jago Juan Francisco Gatell (30 novembre, 2, 3 e 4 dicembre) e Francisco Brito (1 e 6 dicembre); Emilia Gaia Petrone; Elmiro Mirco Palazzi; Il Doge Nicola Pamio; Il gondoliere Lucio Enrico Iviglia.
Diciannovesima opera di Rossini, la seconda di una serie di nove opere composte per Napoli, Otello ossia Il moro di Venezia andò in scena per la prima volta il 4 dicembre 1816 al Teatro del Fondo di Napoli. Il librettista Francesco Berio di Salsa scrisse i versi non basandosi direttamente sulla tragedia di Shakespeare ma, come era abituale all’epoca, usando adattamenti contemporanei. L’intreccio segue la storia e lo schema di innumerevoli altri libretti d’opera: amore di una fanciulla e di un eroe; opposizione del padre di lei, che destina la figlia in sposa a un altro; gelosia dell’eroe, che crede infedele l’amata. Ma non vi è il tradizionale lieto fine, perché in Otello l’eroe uccide l’amata.
Nonostante il dissenso di una parte del pubblico presente in sala, soprattutto riguardo al finale considerato troppo tragico, l’opera ebbe subito un grande successo e fu rappresentata in tutto il mondo (talvolta modificando la conclusione tragica con un lieto fine), fino alla fine del XIX secolo, quando venne sostituita nei gusti del pubblico dall’Otello di Verdi. Il 18 gennaio 1817 l’opera debuttò al Teatro San Carlo di Napoli con Manuel García (padre)nel ruolo di Jago e lo stesso cast della prima, composto da una delle più prestigiose compagnie di cantanti dell’epoca. In seguito ebbe diverse rappresentazioni in varie città d’Italia e in tutta Europa.
ORARI & INFO
Mercoledì 30 novembre 2016, ore 20:00
Giovedì 1 dicembre 2016, ore 20:00
Venerdì 2 dicembre 2016, ore 20:00
Sabato 3 dicembre 2016, ore 20:00
Domenica 4 dicembre 2016, ore 17:00
Martedì 6 dicembre 2016, ore 18:00
Teatro San Carlo
Via San Carlo 98/F – Napoli
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