Marito strangola la moglie davanti ai suoi figli

Un uomo di 56 anni è stato arrestato dai carabinieri per aver strangolato la moglie. Il delitto si consuma alla vigilia della giornata contro la violenza sulle le donne.

In provincia di Brienza, a Seveso per l’esattezza, una donna peruviana di 29 anni è stata uccisa dal marito, aggiungendo un altro drammatico caso di femminicidio ai tanti che già si contano nel nostro paese, e ancora una volta accade tra le mura domestiche. Tutto ciò succede il giorno prima della Giornata contro la violenza sulle donne, facendo emergere una volta di più il bisogno di riflettere su un problema ormai pervasivo. La tragedia si è consumata poco prima della mezzanotte del 23 novembre, mentre in casa c’erano anche i figli della coppia, che hanno assistito al barbaro strangolamento della madre.

All’interno dell’appartamento, al secondo piano di una palazzina in pieno centro storico, sarebbe scattata una lite, poi degenerata in un violento scontro, nel quale la donna ha perso la vita. Non si conoscono con esattezza i motivi che hanno generato il diverbio, tuttavia, secondo una prima ricostruzione, i due erano spesso in contrasto tra loro. Ad avvertire i carabinieri sono stati i vicini di casa, che hanno sentito dei forti rumori provenire dall’appartamento, prima che tornasse un silenzio tombale. Quando le forze dell’ordine sono arrivate il marito aveva appena nascosto il cadavere dietro a un mobile.

I bambini sono stati affidati a dei conoscenti per la notte, mentre l’uomo è stato immediatamente arrestato. Secondo le prime indagine svolte, il 56enne avrebbe strangolato la moglie a mani nude, tuttavia non c’è ancora certezza e sarà necessario aspettare l’esame sul corpo della vittima. Gli investigatori stanno cercando di capire quali potrebbero essere i motivi che hanno portato al delitto; si pensa ad uno scatto d’ira o ad un movente passionale, ma deve essere fatta ancora chiarezza. Fatto sta che nei primi 10 mesi sono state uccise più di 100 donne in Italia e la Lombardia è la regione che registra la maggioranza dei casi.

femminicidio-stop

Photo Credits: Facebook

Impostazioni privacy