L’attore noto per essere fra i protagonisti di “Un medico in famiglia” e figlio d’arte (suo padre è il giornalista e sceneggiatore Andrea Purgatori) racconta le sue letture sul comodino.
Questa settimana la rubrica di Velvet News “Un libro sul comodino di…” è dedicata all’attore Edoardo Purgatori. Lo abbiamo contattato telefonicamente per discutere con lui di una personale passione che se già era nota in termini generali, non lo era in misura precisa e concreta. Si tratta del piacere di leggere, che Edoardo coltiva attentamente. E che svela a Velvet parlando del suo autore preferito. Con Edoardo il piacere di dialogare è doppio, dopo l’intervista esclusiva che ci ha concesso (LEGGI ANCHE: EDOARDO PURGATORI: “VI PARLO DI EMILIANO, DI EDOARDO E DELLA NOSTRA CITTA'”). Purgatori, classe 1989, è figlio di madre tedesca e padre italiano, lo sceneggiatore e giornalista Andrea Purgatori.
Carriera brillante ma che promette ancora moltissimo, Edoardo dopo numerosi ruoli in teatro, dal 2007 compare in alcune serie e miniserie televisive italiane, come Donna detective, Un caso di coscienza e Anita Garibaldi. Nel 2013 è nell’ottava stagione di Un medico in famiglia nel ruolo di Emiliano Lupi, a teatro con lo spettacolo in lingua inglese The Shape of Things e con la conferenza spettacolo in inglese/italiano The Glass Menagerie. Grazie al successo del suo personaggio in Un medico in famiglia 8, viene riconfermato nella nona e decima stagione della serie. Ed è per questo che è ormai universalmente noto agli italiani. Attualmente Edoardo partecipa a Un Medico in Famiglia 10, ma sta sviluppando molti altri progetti: da quelli teatrali con Maratona di New York al doppiaggio con The Martian, Xmen.
Quando gli abbiamo chiesto: “Che libro tieni in questo momento sul comodino?” ci ha risposto così: “Addio alle armi di Hemingway”. Una lettura molto colta, dunque. Impegnata e approfondita. Da cosa deriva, intanto, questo amore per la lettura e per Hemingway in particolare, Edoardo? “È un amore trasmesso da mio padre, mi sto leggendo tutti i libri di Ernest Hemingway. Questo è il primo”. Come è noto, già in vita Ernest Hemingway (1899-1961) ebbe popolarità e fama, che lo elevarono a mito delle nuove generazioni. Lo scrittore americano vinse il Premio Pulitzer nel 1953 per Il vecchio e il mare, (da cui il famoso film con Spencer Tracy) e vinse il Premio Nobel per la letteratura nel 1954. “Di Hemingway mi affascinano la sua storia, la sua vita – ci spiega Edoardo Purgatori -. La cosa che mi incuriosiva è come ha iniziato e quali erano le tematiche che ha affrontato per prime”. Perché, gli chiediamo infine, proprio Addio alle armi? “Il libro, man mano che lo leggi, vedi come ha ragionato l’autore…”. Un modo per entrare nella testa di un genio della scrittura del Novecento. E per perfezionare le proprie capacità di attore che sa interpretare le vite degli altri.
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