L’ex moglie di Silvio, Veronica Lario, riceve ogni mese milioni di euro in forza della separazione. Ma ora tutto potrebbe cambiare bruscamente.
La Procura della Corte di Cassazione ha spezzato una lancia a favore del ricorso di Silvio Berlusconi contro l’assegno stratosferico da due milioni di euro al mese che l’ex premier ha dovuto versare durante la fase di separazione alla ex moglie Veronica Lario. La più recente decisione sull’assegno e sul suo importo era stata presa dalla Corte di Appello di Milano che, nel 2014, già aveva ridotto di un milione la cifra stabilito nel 2013 dal Tribunale di Monza.
Adesso, mercoledì 16 novembre, si è appreso che ad avviso del Sostituto procuratore Francesca Cerioni, la cifra anche se è stata ridotta è sempre eccessiva. E occorre quindi – per la Procura -, che i giudici accolgano il reclamo della difesa di Silvio Berlusconi affinché la corte di appello riveda la sua decisione.
A quanto si è appreso, il Pg della Cassazione ha condiviso la tesi sulla necessità di porre una “soglia” massima agli assegni di mantenimento, in tutti i casi in cui la rendita che così si crea finisce per produrre ricchezza, o consentire grandi investimenti. Il Pg ha invece respinto la richiesta di inviare alla Consulta le norme che non prevedono la fissazione di limiti per gli assegni agli ex partner. La decisione finali dei giudici della Corte di Cassazione si conoscerà tra un mese circa.
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