Sul pianeta ondate di calore e inondazioni sono più frequenti. L’aumento del livello dei mari ha accresciuto tempeste e cicloni. Il rapporto dell’Onu.
La temperatura media della Terra si sta assestando, in questa fine d’anno, su livelli mai visti. Da record assoluto. In negativo, però. Secondo l’agenzia meteorologica delle Nazioni Unite, la Wmo, il 2016 potrebbe infatti diventare l’anno più caldo della storia del nostro pianeta. Già il 2015 era stato l’anno più torrido di sempre. Adesso rischiamo di andare oltre. Nel 2016 la temperatura del pianeta Terra è stata di 1,2 gradi superiore ai livelli pre-industriali. Il fenomeno dell’uragano El Nino ha contribuito a questo risultato ma la causa principale, secondo l’agenzia Onu, resta l’aumento senza sosta dei gas serra prodotti dall’attività umana.
La previsione per il 2016 è contenuta in un rapporto preliminare che la Wmo ha diffuso lunedì 14 novembre in occasione della Conferenza Onu sul clima di Marrakech (Cop22). Il rapporto definitivo sarà pubblicato all’inizio del 2017. “Un altro anno. Un altro record – ha commentato il segretario generale dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale, Petteri Taalas -. Le alte temperature che abbiamo visto nel 2015 si avviano a essere superate nel 2016. Il calore supplementare del potente Nino è sparito. Il caldo da riscaldamento globale continuerà”.
“In parti della Russia Artica, le temperature sono dai 6 ai 7 gradi sopra la media di lungo periodo – ha aggiunto Talaas -. Molte altre regioni artiche e sub-artiche in Russia, Alaska e nel nordovest del Canada erano almeno 3 gradi sopra la media. Eravamo abituati a misurare le temperature da record in frazioni di gradi, ma questa è un’altra cosa“. Per Talaas “a causa del cambiamento climatico, la frequenza e l’impatto degli eventi estremi sono aumentati. Le ondate di calore e le inondazioni che una volta avvenivano una volta a generazione, stanno diventando più regolari. L’aumento del livello dei mari ha aumentato l’esposizione alle tempeste associate ai cicloni tropicali”.
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