Alla scoperta di Rocco Papaleo, regista, attore e musicista fra i migliori in Italia. E delle sue letture colte che influenzano in pieno le sue opere.
Questa settimana la rubrica di Velvet News “Un libro sul comodino di…” fa rotta verso Sud. Quel magico Meridione d’Italia perennemente sospeso fra realtà difficili, slanci di generosità, colori magnifici e un destino ancora tutto da scrivere. Fra gli interpreti più moderni del Sud, legati alle loro radici, c’è Rocco Papaleo. Avido lettore e attore di teatro oltreché di cinema, ha espresso nel corso del tempo le sue preferenze anche in termini di libri. Ma andiamo con ordine. Papaleo, classe 1958, è attore, regista, sceneggiatore e anche musicista. Noto al grande pubblico italiano per parecchi (buoni) motivi, è autore, fra l’altro, di un film celebrato, e giustamente, perché, nel suo piccolo racconta uno spaccato d’Italia con la semplicità di un racconto da favola: “Basilicata coast to coast“. Si tratta del suo film d’esordio alla regia, nel 2010, in cui chiamò nel cast attori del calibro di Alessandro Gassmann, Giovanna Mezzogiorno, Paolo Briguglia e Max Gazzè, quest’ultimo al debutto cinematografico. Il film vinse il David di Donatello 2011 nella categoria “Miglior regista esordiente”.
Nel 2012 Rocco ha affiancato Gianni Morandi nella conduzione della 62ª edizione del Festival di Sanremo. E durante la serata finale del 18 febbraio ha cantato, fuori concorso, Come vivere, brano con il quale s’era già proposto in qualità di concorrente al Festival di Sanremo 2011 e che non venne ammesso in gara dallo stesso Morandi. Si tratta del primo pezzo dell’album La mia parte imperfetta, pubblicato da Sony Music. L’anno seguente, il 2013, esce nelle sale cinematografiche il suo secondo film da regista, Una piccola impresa meridionale. Nel film, che vede tra gli altri la presenza di Riccardo Scamarcio, Barbora Bobulova e Sarah Felberbaum, interpreta un ex prete che si rifugia in un faro per isolarsi, ma che verrà poi raggiunto da altri personaggi. La pellicola è ispirata dal romanzo omonimo scritto da Papaleo e pubblicato da Mondadori contemporaneamente al film. Il 18 febbraio di quest’anno è uscita la sua terza opera alla regia, Onda su onda. Prodotto da Indiana Production Company e Less is more Produzioni, il film è girato tra l’Italia e l’Uruguay. Nel cast, accanto al regista, Alessandro Gassmann e Luz Cipriota.
Fra i libri sul comodino di Rocco Papaleo c’è “Cristo si è fermato a Eboli” di Carlo Levi, uno dei capolavori della letteratura italiana del Novecento. Un grande classico che è uno specchio formidabile in cui il Sud, la terra di Papaleo, può ancora analizzarsi dopo oltre 70 anni (fu pubblicato nel 1945). Il Cristo di Levi è citato espressamente nel film del debutto alla regia di Rocco Papaleo, Basilicata coast to coast. “La citazione del libro di Carlo Levi è presente nel film come aggancio per raccontare il disagio che vivono le zone interne – spiega Rocco in un’intervista a Fabio Lepre riportata da Traterraecielo.it -. La stessa Basilicata è stata meno influenzata dai fatti del resto della Penisola, positivi o negativi che siano. Anche rispetto agli episodi criminali del Mezzogiorno è rimasta quasi estranea”. Chissà che un giorno Rocco Papaleo non porti sui palcoscenici una trasposizione teatrale – o perché no, filmica nei cinema – di “Cristo si è fermato a Eboli”. Da un geniaccio innamorato del Sud come lui c’è da aspettarselo.
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