Prima intervista del neo presidente degli Stati Uniti alla Cbs. Confermati i temi forti della campagna elettorale: espulsione di 3 milioni di migranti e muro al confine col Messico.
“Espellerò tre milioni di immigrati clandestini”. Questa la promessa del neo presidente degli Stati Uniti Donald Trump fatta durante un’intervista alla Cbs in America. Il tycoon ha precisato che l’espulsione riguarda i migranti senza documenti. Quanto agli altri irregolari, ha sostenuto che una decisione verrà presa dopo aver reso sicura la frontiera al confine con il Messico, fortificata in parte da un muro in parte da una recinzione. “Ciò che faremo – dice – è prendere i criminali, persone che hanno precedenti penali, che fanno parte di bande, trafficanti di droga. Sicuramente due milioni di persone, forse tre: noi le espelleremo dal Paese, o le metteremo in carcere”.
La dichiarazione di Trump arriva nel quinto giorno di proteste contro la sua elezione in molte città degli Stati Uniti. Era comunque attesa visto che appena due giorni fa i suoi collaboratori aveva ammonito Barack Obama a non fare passi rilevanti in politica estera durante la transizione perché avrebbe potuto “mandare segnali contrastanti”.
Il neo presidente ha poi toccato un altro argomento che ha infiammato la campagna elettorale, quello del confine a Sud con il Messico, una linea che divide i due Paesi da Oceano ad Oceano lunga circa 3 mila chilometri che lambisce quattro stati Usa e sei messicani. Un luogo di sofferenza nel quale nel febbraio scorso si recò papa Francesco in segno di solidarietà con i profughi latino-americani che cercano il loro futuro negli Usa. Alla tv Usa Trump ha confermato l’intenzione di costruire il muro al confine col Messico, precisando, però, che una parte potrebbe essere una “recinzione”, in accordo con quanto proposto dai repubblicani al Congresso.
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