È avvenuto in Puglia. Per i carabinieri i liquami che vengono scaricati sulla strada ferrata durante il viaggio sono pericolosi. Stop quindi a 8 treni, pari a 30 carrozze.
Bloccati in Puglia otto treni Trenitalia – quattro Minuetto e quattro Vivalto -, per un totale di 30 carrozze. Motivo? Scarico illecito di rifiuti, ovvero i liquami dei bagni, sui binari. Al punto da indurre i carabinieri del Noe dei carabinieri di Bari a notificare un provvedimento di sequestro preventivo delle carrozze. Stop quindi al 20% della dotazione Trenitalia in Puglia, dove in tutto viaggiano 45 treni, in partenza da Bari sulle tratte di Puglia, Basilicata e Molise, per un valore complessivo di 40 milioni di euro. Il provvedimento potrebbe essere replicato anche in altre regioni. E quindi può costituire un precedente grave: in teoria i treni potrebbero essere sottoposti a sequestro, e quindi la circolazione paralizzata, a causa degli scarichi…dei gabinetti.
Gli investigatori baresi, guidati dal maggiore Angelo Colacicco, sono stati infatti soltanto più solerti rispetto ai colleghi di altre parti d’Italia, spiega il Corriere.it: l’iniziativa è partita dal Comando carabinieri tutela ambiente di Roma che ha chiesto all’inizio di ottobre di valutare in tutta Italia il fenomeno degli scarichi su strada ferrata. I liquami provenienti dai bagni vengono raccolti inizialmente in un piccolo serbatoio dal quale, superata la velocità di 40 chilometri orari, sono liberati sulle rotaie (e non svuotati in stazione o appositamente trattati).
Questo, secondo gli investigatori baresi, costituisce un grave rischio ambientale e igienico-sanitario perché i liquami biologicamente contaminati vengono sparsi sulla rete ferroviaria. Di qui il conseguente provvedimento di sequestro richiesto dal pm Baldo Pisani. Nel fascicolo d’inchiesta della Procura di Bari sono indagati per violazioni al codice dell’ambiente il direttore generale e il responsabile manutenzione e pulizia di Trenitalia Puglia. Trenitalia ha ribadito in una nota la conformità dei treni alle normative europee: “Siamo rispettosi del lavoro della magistratura e fiduciosi che presto sarà fatta giusta luce sulla vicenda. Tutti i nostri treni, infatti, sono conformi alle normative europee”.
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