Ore di angoscia per 14 marinai e pescatori. Membri di due pescherecci siciliani di Mazara del Vallo, stati sequestrati dalla marina egiziana.
Due pescherecci italiani sono stati sequestrati dalle forze militari dell’Egitto nella notte fra ieri e oggi 10 novembre. Si tratta del “Ghibli I” e del “Giulia”, con a bordo 14 persone dell’equipaggio, otto italiani e sei tunisini. I pescherecci appartengono alla flotta di Mazara del Vallo (Trapani) e sono stati intercettati in acque internazionali. All’alba le due imbarcazioni sono state fatte attraccare al porto di Alessandria d’Egitto. Sembra che i militari egiziani abbiano lasciato a bordo i due comandanti trasbordando l’equipaggio sulle loro imbarcazioni. Anche l’ambasciatore italiano al Cairo sta seguendo la vicenda.
Seguono con apprensione la vicenda gli armatori del “Giulia Pg” e del “Ghibli I”, in costante contatto con i comandanti, Michele Gennaro e Faro Li Cavoli. Non ci sarebbero stati momenti di particolare tensione e resistenza al momento dell’intervento della motovedetta egiziana, spiega la Guardia costiera, che conferma come i pescatori stiano bene. Ma l’angoscia è tanta. Il “Giulia Pg” aveva lasciato il porto di Mazara tra il 15 e il 16 ottobre; l’altro peschereccio era ripartito da Siracusa sabato scorso.
“Il sequestro dei due pescherecci mazaresi è avvenuto intorno alle 22 di mercoledì sera a circa 28 miglia dalle coste egiziane, quindi in acque internazionali”, ha spiegato Giovanni Tumbiolo, presidente del Distretto produttivo della pesca e della crescita blu, del quale fanno parte il Ghibli I e il Giulia PG, mentre gli armatori sono per il primo una società che fa capo a Luciano Giacalone e per il secondo Domenico Asaro. “Gli equipaggi – ha sottolineato Tumbiolo – pescavano con le reti a una profondità di circa 600 metri quando hanno avuto intimato l’alt da parte della marina militare egiziana. Alcuni uomini sono saliti a bordo e hanno indotto i pescherecci a fare rotta verso Alessandria D’Egitto dove sono giunti intorno alle 4,30. Siamo in contatto con autorità egiziane con cui i rapporti sono eccellenti”.
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