La donna è stata massacrata di botte davanti ai figli dal marito che, pazzo di gelosia, si era convinto averla riconosciuta in un film porno.
Accusata senza ragione di tradirlo, subiva continui controlli del suo telefono cellulare. Fino all’epilogo: lui, il marito, un rumeno di 39 anni, ha massacrato di botte la moglie perché convinto di riconoscerla in un film porno. L’uomo è finito in carcere con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Della vicenda si sono occupati gli investigatori della polizia di Roma.
La violenza domestica si sarebbe consumata in un appartamento della capitale. L’intervento dei poliziotti si è reso necessario per la segnalazione di una donna e la figlia minore fuggite in strada in pigiama e rifugiatesi in un negozio a causa dell’ira del marito già esplosa – si è poi scoperto – in molte altre occasioni. In particolare avendo il sospetto che la moglie avesse partecipato ad un film porno, il rumeno aveva costretto, secondo quanto si è potuto appurare, il figlio più grande di 13 anni a vedere le immagini, per convincerlo che era proprio la madre l’attrice del video per adulti.
Il cittadino rumeno è stato rintracciato poco distante e condotto negli uffici del Commissariato, dove anche la moglie, in forte stato di agitazione, era stata accompagnata. Quest’ultima ha riferito agli investigatori che viveva ormai da tempo una situazione di gravissimo disagio a causa dei comportamenti ossessivi di suo marito, sfociati in più occasioni in violenze gratuite, che si riflettevano anche sulla vita familiare a danno dei due figli minori. Al termine degli accertamenti per l’uomo sono scattate le manette per il reato di maltrattamenti in famiglia.
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