Sui 51 Stati Usa, solo 15 quelli decisivi per il voto. Fra essi la Florida. Nella notte fra 8 e 9 novembre 2016 il responso: vincerà Hillary o “The Donald”?
Nella Studio Ovale della Casa Bianca siederà Hillary Clinton, in qualità di prima donna della storia a diventare presidente degli Usa, o Donald Trump, il tycoon che si è fatto strada contestando la legittimità della classe politica nordamericana? Martedì 8 novembre 2016 il verdetto: in Italia lo sapremo nel cuore della notte fra oggi 8 e domani 9 novembre. Per l’America al voto è dunque l’ora della verità dopo la campagna elettorale più velenosa mai esistita.
Gli americani sono chiamati a scegliere tra due visioni diametralmente opposte della società statunitense e della politica estera degli Usa. E l’esito del voto resta molto incerto. Mentre i mercati e il resto del mondo guardano con ansia il risultato di un’elezione il cui impatto non può essere che planetario. Un in ogni caso dato è certo: la spinta propulsiva di Donald Trump sembra scemata. Anche se lui sembra crederci ancora: “Sarà una Brexit all’ennesima potenza, una vittoria senza precedenti”. Ma Hillary Clinton appare in vantaggio, grazie al rimbalzo delle ultime ore dovuto anche alla decisione dell’FBI di chiudere definitivamente l’inchiesta sulle email che ha pesato come un macigno sulla candidata democratica.
Siamo però ancora dentro il margine di errore, come spiega l’agenzia Ansa: secondo la media del sito specializzato RealClearPolitics, Hillary Clinton è avanti di soli tre punti. Donald Trump continua ad insidiare l’avversaria in molti dei “battleground state”, ossia degli Stati chiave. Ed è da 15 Stati in bilico – in cui il distacco tra Clinton e Trump è sotto i 5 punti, fra questi la Florida – che dipendono le sorti delle elezioni americane di questa fine 2016. L’obiettivo per entrambi i candidati è raggiungere il numero dei 270 grandi elettori necessari per conquistare la Casa Bianca. Clinton al momento ne ha 203 sicuri, contro i 164 di Trump.
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