Dopo una notte con 105 scosse sismiche, fino a 4.8 di magnitudo il Maceratese trema anche di giorno: fino a 3.5 di magnitudo. E arrivano pioggia e freddo.
Non si ferma il sisma che ha devastato il Centro Italia. Dopo un’altra notte da dimenticare – quando alle 1.35 una scossa di magnitudo 4.8, con epicentro a 2 km da Pieve Torina ha terrorizzato la gente del Maceratese – anche nella giornata di giovedì 3 novembre è tornata la paura (LEGGI ANCHE: TERREMOTO, SCOSSA DI MAGNITUDO 4.8 NEL CUORE DELLA NOTTE. PAURA A MACERATA). Alle 13.29 si è verificata una potente scossa, di magnitudo 3.5: è stata la scossa più intensa di una terra che, dalla mezzanotte, ha tremato ben 105 volte tra Marche, Umbria e Lazio. A Pievebovigliana (Macerata) si registrano un malore e nuovi crolli. L’epicentro di questa scossa è stato a Castelsantangelo sul Nera, l’ipocentro ad appena 9 chilometri di profondità.
MIGLIAIA DI SOPRALLUOGHI
Secondo quanto riportato dal Resto del Carlino, le richieste di sopralluoghi aumentano nelle zone dei paesi colpiti dal sisma, e sono centinaia in più di giorno in giorno. Nelle aree del cratere, fra l’alto Maceratese e l’Umbria, la notte scorsa ha anche piovuto su tende e roulotte.
PIOGGIA E FREDDO
“Per oggi – ha spiegato Francesco Iocca del Centro funzionale multirischi della Protezione civile marchigiana – è prevista una coda di pioggia e freddo che dal nord della regione si sposterà verso sud, con piogge fino a 5-10 millimetri. E picchi di 30 millimetri per temporali sparsi”.
QUASI 30 MILA SFOLLATI DA ASSISTERE
Si contano intanto gli sfollati. Sono oltre 28 mila le persone assistite dalla Protezione Civile in seguito ai terremoti che hanno devastato il territorio dell’Italia centrale il 24 agosto, il 26 ottobre e il 30 ottobre. In particolare, sono oltre 19 mila le persone assistite nell’ambito del proprio comune di residenza: di queste, più di 17.500 in palazzetti, centri polivalenti e strutture allestite ad hoc, mentre oltre 1.600 trovano alloggio in strutture ricettive messe a disposizione sul territorio. Sono, poi, circa 8.400 le persone accolte presso le strutture alberghiere lungo la costa adriatica, mentre circa 500 persone fra Lazio, Marche e Umbria sono assistite in tenda.
Photo credits: Twitter
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