A 4 giorni dal sisma che ha devastato i paesi del Centro Italia, una nuova scossa, più forte che ad Amatrice, ha fatto crollare la cattedrale di Norcia. Il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio: «Alcune decine di feriti, due più gravi, ma non ci sono vittime».
Norcia, Preci e Castel Sant’Angelo sul Nera: lì l’epicentro, a 10 Km di profondità, di una nuova violentissima scossa – di magnitudo 6.5, più alta di quella del sisma che ha distrutto Amatrice il 24 agosto 2016 – che oggi 30 ottobre ha devastato il Centro Italia. L’Umbria, le Marche e le zone terremotate dello scorso 26 ottobre si sono svegliate di nuovo nel più assoluto terrore: alle 7.41 la terra ha tremato, in alcuni casi si è letteralmente aperta (LEGGI ANCHE: TERREMOTO, VIOLENTISSIMA SCOSSA A NORCIA: CROLLA LA CATTEDRALE. TERRORE A ROMA). A Norcia, la Basilica di San Benedetto e la cattedrale di Santa Maria argentea sono crollate: sono rimaste in piedi parte delle facciate e delle strutture. La gente convocata dai monaci, è scesa in strada e si è messa a pregare.
Per il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio ci sono «alcune decine di feriti, due più gravi, ma non ci sono vittime». Il Cnr: «Non possiamo escludere altri terremoti forti». La scossa di questa mattina è stata avvertita fortissima in tutto il centro Italia ma anche da Bolzano alla Puglia. E tre persone sono state estratte vive dalle macerie a Tolentino, dove si sono avuti diversi crolli. “Ci sono problemi di viabilità dappertutto, a cominciare dalla Salaria chiusa, ha spiegato ancora il capo della Protezione civile. Dalla sola Valnerina i feriti sono almeno 9: lo riferisce la centrale regionale del 118 dell’Umbria, spiegando che provengono da Norcia e da Cascia. I due più gravi, entrambi con traumi al torace, sono stati portati in elicottero all’ospedale di Foligno.
“E’ crollato tutto, vedo colonne di fumo, è un disastro, un disastro!”. Lo dice il sindaco di Ussita, uno dei comuni più colpiti dal sisma del 26 ottobre, Marco Rinaldi, dopo l’ultima forte scossa. ”Dormivo in auto, ho visto l’inferno…”. “E’ venuto tutto giù, ormai non ci stanno più i paesi”. Così il sindaco di Arquata del Tronto Aleandro Petrucci dopo l’ultima scossa. “Per fortuna che erano zone rosse – aggiunge -. La poca gente che è rimasta è scesa in strada, si sta abbracciando. Adesso stiamo andando in giro per le frazioni per vedere quello che è successo”. ”Siamo in condizioni pietose. Ho ancora 800-900 persone in paese, un borgo distrutto, molti allevatori nelle frazioni di montagna che non possono allontanarsi. Ci sono crolli, e non so ancora se anche dei feriti. Io, da solo con un maresciallo, lavoro da un container di 2 metri per 5, che ho requisito”.
Il sindaco di Pievetorina Alessandro Gentilucci lancia un appello attraverso l’Agenzia di stampa Ansa: ”Abbiamo bisogno di mezzi, di container”. Solo 400 i residenti che sono andati negli hotel della costa. Molta paura a Roma decine le telefonate arrivate ai vigili del fuoco. La gente spaventata è scesa in strada in diverse zone della città. Il servizio metro è stato interrotto. La Basilica di San Paolo è stata chiusa per verifiche dopo la caduta di cornicioni e crepe verificate dopo la scossa. Dopo alcune ore è stata riaperta. In zona Marconi è crollato un ascensore generando il panico fra i condomini del palazzo. Verifiche in corso sulla stabilità di case, edifici e monumenti: dal Colosseo alla Colonna di Traiano.
Sui fatti interviene la politica. «Ricostruiremo tutto», ha assicurato il presidente del Consiglio Matteo Renzi. «Sono territori meravigliosi. Non possiamo avere uno sguardo burocratico. Vogliamo che Norcia abbia un futuro e per farlo dobbiamo rimettere a posto case, chiese e ed esercizi commerciali. Ma non lo dico solo per Norcia». Dal canto suo anche Beppe Grillo, il leader e fondatore del Movimento 5 Stelle, si è dichiarato disponobile a colaborare.
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