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Matteo Renzi nelle zone del terremoto. “Gli sfollati in hotel o casette, niente tende”

Pubblicato da
Domenico Coviello

Nuove scosse di terremoto delle Marche. Anche alle 19.27 di oggi 27 ottobre (magnitudo 4.2). Matteo Renzi: “Niente tendopoli”. Gli sfollati in hotel o casette.

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha visitato nel pomeriggio di giovedì 27 ottobre Camerino e le altre zone colpite dal terremoto di mercoledì sera 26 ottobre (LEGGI ANCHE: TERREMOTO, NOTTE DA INCUBO FRA MARCHE E UMBRIA. CROLLI, FERITI. MIGLIAIA DI SFOLLATI) “Il terremoto ci sta mettendo a dura prova – ha detto il premier – ma l’Italia c’è, non lascia soli i cittadini, siamo più forti e ce la faremo“. “Per il sisma non possiamo pensare alle tende come abitazioni di chi ha perso casa – ha sottolineato Renzi -. Non ci prendiamo in giro, l’inverno non si può passare così“.

Restano però ore di paura quelle che stanno vivendo le Marche e l’Umbria: l’incubo terremoto non è finito. Una nuova forte scossa, di magnitudo 4,2, è stata registrata alle 19.27 di oggi 27 ottobre, dopo quella di stamani, alle 10:21 di magnitudo 4.4 nelle Marche a Castel Sant’Angelo sul Nera, già epicentro del forte sisma di ieri sera, a seguito del quale in migliaia hanno dormito in ricoveri di fortuna allestiti da volontari e Protezione civile. E la terra dunque continua a tremare nell’Italia centrale, dopo una notte di paura per le tre forti scosse di ieri. Intanto si contano i danni. “Stiamo valutando il trasferimento degli sfollati verso la costa”, ha detto Curcio da Pieve Torina, a pochi chilometri da Visso. ”Abbiamo qualcosa come due o tremila sfollati, e temo molte più abitazioni inagibili di quelle censite dopo il sisma del 24 agosto”, riferisce la Protezione civile marchigiana.

 

Nel pomeriggio la precisazione: sarebbero molti di più, oltre 4.000, gli sfollati nella quindicina di comuni interessati dal sisma. “La situazione è drammatica, solo per miracolo non ci sono stati morti e feriti gravi, ma i danni sono molto ingenti”, ha detto l’assessore alla Protezione civile Angelo Sciapichetti. Partono intanto i primi pullman per trasportare gli sfollati verso Civitanova Marche, secondo lo schema predisposto dalla Protezione civile che ha preferito non rimontare le tendopoli, in considerazione della stagione e delle basse temperature. L’obiettivo è di far alloggiare le persone senza più casa in hotel sulla costa o in casette che saranno costruite appositamente.

Ai terremotati è arrivato anche il messaggio di papa Francesco: Sono vicino con la preghiera alle persone colpite dal nuovo terremoto nel Centro Italia”, ha scritto il Pontefice in un tweet dal suo account ufficiale. L’epicentro del sisma è stato ieri sera nella Valnerina, nelle Marche, a cavallo dell’Umbria. Le scosse sono state avvertite distintamente in tutte le regioni del centro Italia. E perfino in Austria, non solo a Bolzano come era stato in un primo momento indicato. Le più forti alle 19.10 di ieri, di magnitudo 5.4, e di 5.9 alle 21.18: questa più intensa e duratura. Poi un’altra scossa alle 23:42, di magnitudo 4.6. Stamani di nuovo una scossa di magnitudo 4.4. Gli sfollati sono migliaia. Le repliche delle scosse da ieri sera a oggi sono state almeno 200, più di 30 quelle di magnitudo pari o superiore a 3.

Nella tragedia non si è però verificata una strage. E non è poco. Non ci sono state vittime accertate fino a questo momento, se si esclude un uomo ucciso da un infarto. Ma rispetto al sisma dello scorso 24 agosto ad Amatrice, o a quello dell’Aquila del 2009, la situazione, in termini di vittime e feriti è molto diversa, per fortuna. Cosa è successo? Molte possono essere le spiegazioni: in primo luogo tante case erano state ristrutturate adeguatamente negli anni passati; tanta gente è scesa in strada, nei paesi colpiti dal terremoto, dopo la prima scossa delle 19.10; quindi al momento della seconda scossa più forte delle 21.18 i danni alle persone sono stati limitati. Non purtroppo i danni alle cose, che sono stati gravissimi. Differentemente dal sisma del 24 agosto scorso, nei paesi colpiti c’erano meno persone: non è più estate, quando anche nei piccoli centri dell’Appennino arrivano i turisti.

 

Photo credits: Twitter

Domenico Coviello

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Domenico Coviello

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