L’evasione sarebbe avvenuta alle 6 di stamani 27 ottobre. A scappare tre uomini, uno dei quali condannato per omicidio. Ricerche a tappeto e posti di blocco delle forze dell’ordine.
Tre detenuti sono evasi a Roma dal carcere di Rebibbia, nella notte fra ieri e oggi 27 ottobre. Uno dei tre protagonisti dell’evasione era in carcere per omicidio e avrebbe finito di scontare la pena nel 2041. Gli altri due erano stati condannati uno per tentato omicidio e l’altro per sfruttamento della prostituzione. La notizia è riportata sul Messaggero online. A quanto sembra i detenuti sarebbero tre uomini albanesi.
Nel corso dei consueti controlli di routine le guardie carcerarie di Rebibbia hanno notato un lenzuolo appeso al muro di cinta, nello stesso punto dove già in passato altri detenuti erano riusciti a compiere un’evasione. Stanotte, fra l’altro, sono stati portati nel carcere di Rebibbia anche i detenuti del carcere di Camerino, nelle Marche, colpito dal terremoto che ha devastato il Centro Italia. La triplice evasione di Rebibbia si è verificata stamattina tra le 6 e le 6.15.
I tre, – sempre stando al racconto del quotidiano Il Messaggero -, sono fuggiti segando le sbarre della cella, che si trova al piano terra, e hanno appeso una maglietta per coprire il varco realizzato nell’inferriata. Il piano per l’evasione era stato studiato nei minimi dettagli. Nei letti avevano sistemato delle sagome di cartone per aggirare i controlli. Quindi hanno raggiunto il muro di cinta e si sono calati con delle lenzuola annodate tra loro e con dei bastoni, probabilmente dei manici di scopa. Nel reparto G9 del carcere, dove erano detenuti i tre albanesi, sono rinchiusi detenuti per reati comuni e i cosiddetti «precauzionali», ossia soggetti accusati di violenze sessuali o ex appartenenti alle forze dell’ordine che vanno tenuti separati da altri ristretti.
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