La stella che ci tiene in vita, il Sole, sta provocando una forte tempesta magnetica sulla Terra. Al Polo Nord il cielo è diventato verde. Al Polo Sud sono in corso “esplosioni” di luce.
La stella più importante della nostra galassia – il Sole – sta provocando in queste ore una forte tempesta magnetica sulla Terra. Al Polo Nord e al Polo Sud il cielo ha cambiato colore: è diventato verde (con un effetto simile a quello della fotografia di fonte Nasa che pubblichiamo in alto). E sono possibili gravi disagi alle comunicazioni via radio in tutto il pianeta. In pratica è come se il Sole, “agitato” dai capricci della sua atmosfera, stesse scagliando i suoi “fulmini” su di noi. In un certo senso lo è. La tempesta magnetica, infatti, è stata generata dallo sciame di particelle – il vento solare – che il Sole sta scagliando verso il nostro pianeta, dove incontra il campo magnetico.
”La tempesta è di forte intensità e quindi in grado di causare disturbi alle comunicazioni radio ma anche spettacolari aurore polari”, ha detto all’agenzia Ansa Mauro Messerotti, dell’Osservatorio di Trieste dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e dell’università di Trieste. Per esempio il cielo sul Circolo polare Artico si è colorato di verde e anche nei cieli dell’Antartide sono in corso “esplosioni” di luci colorate. La “bufera” è infatti di livello G3, che corrisponde a un’intensità forte, classificata nel terzo livello sulla scala di 5 che indica l’intensità delle tempeste magnetiche. Secondo le previsioni la tempesta in corso dovrebbe indebolirsi nelle prossime ore, scendendo al livello G2, di intensità moderata.
Il vento solare che sta colpendo la Terra come un idrante è stato generato da un “buco” gigantesco che si è aperto nella parte più esterna dell’atmosfera (corona) del Sole. Si tratta di un’area molto grande, ”che si estende per circa il 75% della corona solare – ha detto Messerotti – nella quale i campi magnetici del Sole si proiettano all’esterno nello spazio interplanetario e accelerano il flusso di particelle emesse dalla nostra stella”. Queste regioni appaiono più scure e sembrano squarci che si aprono nella corona perché sono aree dove la temperatura è più fredda. ”È fisiologico – ha proseguito Mauro Messerotti – avere buchi coronali così grandi e tempeste geomagnetiche di questo tipo quando il Sole è vicino alla fase di attività minima”. È l’ennesima conferma, ha aggiunto, che in questa fase, ”anche se non ci sono macchie solari compaiono altri fenomeni magnetici”.
Photo credits: Twitter
Nel mondo della mobilità, le esigenze dei consumatori sono in continua evoluzione, spingendo il settore…
Dalla valutazione dello stile dell’arredo alla ricerca di effetti cromatici e materici particolari, gli elementi…
L'esplosione di Jannik Sinner sta creando anche un po' di rimpianti negli occhi di chi…
Anche il Natale può essere mezzo per lo sviluppo della cultura, lo confermano eventi come…
Lewis Hamilton ha dimostrato di vivere un momento non semplice, il pilota di F1 si…
Non è un gran momento per il Milan e per Stefano Pioli, dopo il ko…