Ma anche a Hillary Clinton, alla famiglia Bush, ad Angela Merkel. Due paginate di offese, quelle raccolte dal New York Times, fatte in campagna elettorale.
Duro attacco del New York Times a Donald Trump. Dopo che era stata costantemente aggiornata sulla versione online, adesso anche sull’edizione cartacea del più importante quotidiano degli Stati Uniti è apparsa una lista completa con tutte le persone, i luoghi e le cose che Trump avrebbe insultato via Twitter nella sua campagna elettorale per la Casa Bianca.
Come sottolinea RaiNews 24, si tratta di due pagine del New York Times con una mappa delle “vittime” degli attacchi del candidato repubblicano, che sembra non aver risparmiato nessuno e che impazza sulle reti social: dalla rivale democratica Hillary Clinton (la più gettonata) ai suoi competitor alle primarie, dai giornalisti a numerose testate, da alcune categorie (donne, messicani, disabili) alle celebrities, da Paesi e città a una canzone di Neil Young, fino a un leggio nello studio Ovale. Nel mirino di Trump anche la famiglia Bush degli ex presidenti repubblicani, gli ex candidati repubblicani alla Casa Bianca John McCain e Mitt Romney. E non viene risparmiato il cancelliere tedesco Angela Merkel, che sta “rovinando la Germania”, oltre al Messico, la Cina, l’Iran, l’Arabia Saudita e la Gran Bretagna, che “si sforza di nascondere il suo enorme problema con i musulmani”. Il Nyt mette anche il link dei tweet originali.
Immediata e secca la reazione di Barack Obama: Hillary Clinton, sua ex avversaria nel 2008 e poi suo Segretario di Stato per 4 anni, deve stravincere per zittire Trump. “Non ci basta che Hillary vinca – ha detto il presidente degli Stati Uniti – , ma dobbiamo fare in modo che vinca alla grande, per mandare un chiaro messaggio su chi siamo come popolo. Vogliamo una grande vittoria. Non ci accontentiamo di farcela per il rotto della cuffia particolarmente quando l’altro tizio (riferimento a Donald Trump, ndr) ha già iniziato a fare la lagna su come la partita sia stata truccata”. Ma la partita per la presidenza dell’America resta ancora molto incerta. In controtendenza rispetto ai dati trionfalistici di alcune televisioni come la Abc, che domenica scorsa 23 ottobre, davano a Hillary un vantaggio di ben 12 punti sull’avversario – 50% contro 38% -, la Cnn vede il distacco limitato a soli 5 punti.
Photo credits: Twitter
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