Blocchi stradali a Goro e Gorino, in provincia di Ferrara, per respingere i migranti: 12 mamme, una incinta, e i loro bimbi. Sindaco e prefetto: “Vergogna”. Angelino Alfano: “Quella non è Italia”.
Hanno vinto loro, gli abitanti di Gorino e Goro, due paesi in provincia di Ferrara. Ieri, 24 ottobre, in tanti hanno alzato barricate per strada, coi pancali di legno a fare da blocco alla circolazione. Non volevano che arrivassero i profughi in paese. E ormai è ufficiale: non arriveranno. Il pullman che stava portando i migranti sul posto, perché trovassero rifugio in un centro di accoglienza, ha fatto marcia indietro.
Chi c’era dentro quel bus? Dodici mamme – tra cui due incinta –, provenienti da alcuni Paesi africani: Nigeria, Guinea e Costa d’Avorio, ciascuna con i propri figli, cui dovevano poi aggiungersi altre sette persone. Ma non succederà nulla. A Goro e Gorino non li vogliono. Le giovani mamme africane sono state indirizzate verso altre strutture: a Fiscaglia, Ferrara e Comacchio. A Gorino il prefetto di Ferrara, Michele Tortora, aveva requisito un ostello per far fronte all’emergenza: quei profughi dovevano trovare urgentemente una sistemazione. Ed è scattata l’ “insurrezione”. Da ieri pomeriggio sono cominciati, prima a Gorino e poi anche a Goro, i primi blocchi stradali. Una protesta clamorosa, che rischia di creare un precedente in altre zone d’Italia. E il blocco stradale coi pancali ha prodotto i suoi effetti: nella tarda serata di ieri, prefettura, carabinieri, polizia, il sindaco di Ferrara e di altri comuni della provincia hanno convenuto di dirottare i migranti in altre strutture della provincia ferrarese.
Durissimo ma anche sofferto il commento del prefetto Mario Morcone, capo del dipartimento immigrazione del ministero degli Interni, ai microfoni Gr 1 Rai: “Mi vergogno molto di quello che è successo a Ferrara, credo si debbano vergognare quelle persone che hanno impedito la sistemazione di donne e bambini”. Di vergogna parla anche Tiziano Tagliani, sindaco di Ferrara e presidente della Provincia. “Mi vergogno – dice -. Se in un momento come questo un Comune come quello di Goro, che ha ricevuto molto dalle istituzioni, non accoglie dodici donne straniere bisogna che si rifletta sul significato di collaborazione istituzionale”. La Lega ribatte: “A Goro e Gorino sono eroi nazionali”. Le donne straniere, tra cui una incinta, sono rimaste per sei ore nella caserma dei carabinieri di Ferrara fino a quando si è deciso intorno a mezzanotte, e per motivi di ordine pubblico, di trasferirle altrove. Nel pomeriggio di oggi 25 ottobre la reazione del ministro degli Interni, Angelino Alfano: “Di fronte a 12 donne, delle quali una incinta, organizzare blocchi stradali non fa onore al nostro paese. Poi certo tutto può essere gestito meglio, possiamo trovare tutte le scuse che vogliamo, ma quella non è Italia. Quel che è accaduto non è lo specchio dell’Italia”.
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