Negli anni ’70 Tom Hayden e Jane Fonda erano sposati e lottavano contro la guerra in Vietnam. Ora l’attrice ha lanciato una campagna per i nativi d’America, contro le pretese delle grandi compagnie petrolifere.
È morto in California dopo una lunga malattia, all’età di 76 anni, Tom Hayden, figura simbolo del pacifismo statunitense. Già senatore democratico e candidato sindaco di Los Angeles nel 1997, Hayden, è stato una delle grandi icone della sinistra negli Usa durante tutti gli ultimi 50 anni. Era conosciuto al grande pubblico anche per essere stato sposato con Jane Fonda, negli anni Settanta, ai tempi delle proteste contro la guerra nel Vietnam, per le quali lottò a lungo.
E si deve proprio a lui la scelta di Jane di abbandonare in pochi anni il cliché di sex symbol, dopo il successo di “Barbarella“, e abbracciare l’impegno politico attivo, diventando famosa col soprannome di “Hanoi Jane“. Hayden arrivò sulla ribalta della politica nazionale americana durante le lotte studentesche agli inizi degli anni Sessanta. Il Dipartimento di Giustizia dell’Amministrazione Nixon lo mise sotto processo dopo i violenti scontri dei giovani con la polizia alla Convention democratica del 1968, l’anno di Bob Kennedy. Più tardi, negli anni Settanta, Tom e Jane si sposarono. La coppia divenne un autentico simbolo della lotta per la pace e contro la guerra in Vietnam. E dette vita anche a un’organizzazione politica in California a supporto delle battaglie progressiste di studenti, intellettuali e militanti.
Nel corso della sua carriera Hayden perse le campagne per farsi eleggere prima in Senato, poi come Governatore della California e infine sindaco di Los Angeles. Tuttavia nel 1982 fu eletto nell’Assemblea della California. Fra Assemblea e Senato (della California) la sua carriera di parlamentare si è svolta costantemente per 18 anni. Nessuna reazione ufficiale sui social media, al momento, da Jane Fonda, sulla morte del suo ex compagno. L’attrice, che recita nella seconda stagione della serie tv su Netflix – “Grace e Frankie” -, è impegnatissima sulle questioni dei nativi americani. E sia su Twitter che su Facebook il suo post più recente risale al 19 ottobre scorso: “Hi All, Your help is needed!” scrive Jane, per fare un pubblico appello per la difesa del Bears Ears, il grande parco protetto e dedicato ai nativi americani nello Utah, minacciato adesso dagli interessi delle grandi compagnie petrolifere.
Photo credits: Twitter
Nel mondo della mobilità, le esigenze dei consumatori sono in continua evoluzione, spingendo il settore…
Dalla valutazione dello stile dell’arredo alla ricerca di effetti cromatici e materici particolari, gli elementi…
L'esplosione di Jannik Sinner sta creando anche un po' di rimpianti negli occhi di chi…
Anche il Natale può essere mezzo per lo sviluppo della cultura, lo confermano eventi come…
Lewis Hamilton ha dimostrato di vivere un momento non semplice, il pilota di F1 si…
Non è un gran momento per il Milan e per Stefano Pioli, dopo il ko…