Due stagisti si sono ritrovati in mano una busta con dentro della polvere non identificabile. L’ufficio è stato immediatamente evacuato. La polizia sta svolgendo le indagini.
Evacuato d’urgenza uno degli uffici della campagna elettorale di Hillary Clinton a New York. La candidata democratica, che ha buone probabilità di vincere le elezioni presidenziali negli Stati Uniti il prossimo 8 novembre, ha visto allontanare i suoi collaboratori dopo che nell’ufficio è arrivata una busta sospetta: conteneva polvere non identificata che ha fatto pensare a un possibile pericolo. L’indirizzo originario della busta era la sede elettorale di Manhattan, sulla 45esima strada. La busta è stata poi trasferita a Brooklyn per esigenze organizzative. La polizia di New York sta indagando, in queste ore di sabato 22 ottobre, e sta analizzando la sostanza.
La busta era stata aperta da due stagisti che poi hanno deciso di portarla, appunto, nel quartier generale di Brooklyn. Una volta scattato l’allarme, è stato evacuato l’intero piano e sono state messe sotto osservazione le quattro persone che hanno toccato la busta. Subito sono partiti i test per stabilire di quale sostanza si trattasse e, secondo la Cnn, qualche ora dopo i risultati dei primi controlli escluderebbero che la polvere sia nociva. Ma si indaga a ancora.
La campagna elettorale americana si tinge dunque di giallo. E si inasprisce, se possibile, ancora più di quanto già non sia. Di questi ultimi giorni lo scontro al calor bianco in televisione fra Clinton e Trump nell’ultimo dibattito televisivo prima del voto (LEGGI ANCHE: CLINTON TRUMP L’ULTIMO DIBATTITO SFIORA LA RISSA). E anche la cena di beneficienza all’Astoria di New York, in cui i due candidati, pur stringendosi la mano che si erano negati reciprocamente nello scontro televisivo, si sono scambiati battute al vetriolo e insulti (LEGGI ANCHE: CLINTON E TRUMP, INSULTI RECIPROCI ANCHE ALLA CENA DI BENEFICIENZA). Mancano ormai 16 giorni al voto: gli americani indecisi sono ancora tanti. Inutile dire che saranno ore convulse per i candidati. A partire da Hillary Clinton. La ex first lady dovrà fronteggiare anche le polveri sospette.
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