Il premier a tutto campo: dal difficile rapporto con Bruxelles alla sorte finale di Equitalia. Che, promette Renzi, non esisterà più nella forma in cui l’abbiamo conosciuta.
“Basta con Equitalia come ‘killer’ dei cittadini, deve essere un consulente“. La sciabolata arriva da Matteo Renzi. Il premier torna all’attacco dell’agenzia di riscossione di tasse e imposte, nell’ambito della riforma dell’istituto, inserita nelle ultime disposizioni economico-finanziarie all’esame dei tecnici di Bruxelles. Il presidente del Consiglio, in trasmissione radio a Rtl 102.5, va giù duro: “Non c’è nessun condono: chi ha preso la multa la deve pagare. A chi dice che il governo sta facendo i condoni o aiutando gli evasori, rispondo che ha fatto nel 2015 il miglior risultato negli ultimi sessant’anni: oltre 14 miliardi dalla lotta all’evasione”. “Dire che aiutiamo gli evasori – precisa – è senza alcun riferimento alla realtà. Eliminiamo un meccanismo, quello di Equitalia, che era punitivo per il cittadino”.
Più in generale, sulla manovra, Renzi ha puntualizzato che non cambierà, anche se dovessero arrivare rilievi dall’Unione europea. La sfida con Bruxelles continua. Dalla Ue sembra stiano arrivando segnali sulla necessità di “correzioni”. Ma il premier italiano tira dritto. Con un retropensiero, neanche troppo nascosto, al referendum costituzionale del 4 dicembre, il cui esito si annuncia decisivo per lui e per tutta la sua compagine di governo. Sono pronte le osservazioni dell’Ue sulla manovra? “Non ne abbiamo parlato. Però il tema non cambia assolutamente niente, la legge di bilancio c’è e non si cambia – dice Renzi -. Potranno scrivere, come si fa sempre, una lettera per chiedere maggiori spiegazioni”.
Dal canto suo anche il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha difeso la manovra: “Il dialogo continua. La Commissione non ha espresso nessun scetticismo. Stiamo seguendo una procedura che si svilupperà nei prossimi giorni, di valutazione puntuale e specifica delle varie misure. Non è una questione generale di atteggiamento scettico”. Il premier Renzi a Rtl 102.5 ha parlato inoltre della risoluzione dell’Unesco sui luoghi santi del Medio Oriente definendola una “vicenda allucinante, ho chiesto al ministro Esteri di vederci subito al mio ritorno a Roma. E’ incomprensibile, inaccettabile e sbagliato. Ho chiesto espressamente ieri ai nostri di smetterla con queste posizioni“.
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