Fino al 19 febbraio 2017, l’Ara Pacis di Roma ospiterà la mostra “Picasso Images”, curata da Violette Andres e Anne de Mondenard. Un percorso per immagini nel genio creativo dell’artista più rappresentativo di tutto il Novecento.
Circa duecento fotografie sono il nucleo forte di Picasso images. Le opere, l’artista, il personaggio. La mostra delinea in modo inedito non solo il percorso di un artista eccezionale, ma anche il ritratto più intimo di un uomo che ha saputo costruire la propria fama mondiale. La ricca selezione di immagini è accompagnata da una significativa scelta di opere grafiche, sculture e dipinti provenienti dal Musée national Picasso-Paris che ne inquadrano l’evoluzione artistica. La rassegna, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è ideata da Electa in collaborazione con il Musée national Picasso-Paris ed è organizzata con Zètema Progetto Cultura.
Curata da Violette Andres e Anne de Mondenard, l’esposizione, inaugurata il 14 ottobre 2016, sarà aperta al pubblico al Museo dell’Ara Pacis di Roma fino al 19 febbraio 2017. Le tre sezioni che articolano il percorso espositivo intendono indagare i diversi collegamenti che il più grande artista del XX secolo stabilì con la fotografia: dai primi tentativi di utilizzo del medium quale strumento di indagine approfondita del mondo circostante, di ausilio per la sua opera e di testimonianza dello stato d’avanzamento delle sue creazioni, alle fruttuose collaborazioni artistiche con fotografi d’avanguardia, tra cui Brassaï e Dora Maar, poi sua compagna. L’ultima sezione, infine, racconta la maturità artistica di Picasso quando, dal dopoguerra in poi, coltiverà personalmente la propria immagine d’artista diffusa dalla stampa illustrata che contribuirà a renderlo personaggio di grande popolarità alimentandone il mito.
Il percorso proposto si articola in tre parti e propone 176 stampe fotografiche databili dal 1901 al 1971 oltre a una trentina di dipinti, sculture, disegni e riproduzioni dell’artista. Nel periodo che va dal 1901 al 1921 Picasso scopre la fotografia e inizia a sperimentarla: si misura con la ripresa, si mette in scena, per lo più nell’atelier accanto alle sue tele, analizzando alcune immagini per tradurle in pittura. Tra il 1932 e il 1962 Picasso, artista riconosciuto, abbandona l’apparecchio fotografico. Nel 1932 incontra Brassaï, in occasione della pubblicazione delle sue sculture sulla rivista “Minotaure”. Dora Maar, la sua nuova compagna, entra in scena nel 1936 e documenta la genesi di Guernica.
Nel 1954 prende sotto la sua ala il giovane André Villers che, a partire da sagome ritagliate da Picasso, crea fotogrammi e sovrimpressioni, in parte pubblicati nel volume Diurnes (1962) con poesie di Jacques Prévert. Dopo la Seconda Guerra Mondiale Picasso coltiva la propria immagine di artista moderno attraverso la stampa illustrata, che conosce uno sviluppo senza precedenti. Non è solo un modello per fotografi come Robert Capa, Henri Cartier- Bresson, Lucien Clergue, David Douglas Duncan, Robert Doisneau, Edward Quinn, che con le loro immagini alimentano le pagine delle riviste, ma è anche il protagonista di scatti in cui mette in scena una forma di intimità. Picasso costruisce la propria aura anche attraverso tutte queste immagini.
La mostra, accompagnata dal catalogo edito da Electa, si basa sul ricco fondo di fotografie del Musée National Picasso-Paris, costituito dagli archivi dell’artista stesso e dalla documentazione e acquisizioni del museo, che conserva la più ricca collezione al mondo di opere di Pablo Picasso. La collezione è il risultato di due momenti, successivamente autorizzati allo Stato francese dagli eredi di Pablo Picasso nel 1979, poi da quelli di Jacqueline Picasso nel 1990. È stata completata dalle donazioni della collezione privata e degli archivi di Picasso.
Attraversando tutti i periodi e tutti gli ambiti della creazione di Picasso, la collezione permette di seguire l’intero processo creativo dell’artista, attraverso schizzi, studi, bozzetti, carnet di disegni, incisioni, fotografie, libri illustrati, film. Il concetto di “moviment1″, contrazione delle parole “movimento” e ” monumenti”, definisce il nuovo progetto culturale del museo, che intende offrire al visitatore una programmazione dinamica con lo scopo di render conto della ricchezza dell’opera di Picasso, così come della diversità della collezione e della sua storia.
Photo Credits: Facebook/Twitter