Al Capo di Stato del Paese latinoamericano va il Premio Nobel per la Pace 2016 come segno di apprezzamento per lo storico accordo fra il Governo e le Farc.
E’ stato assegnato al presidente della Colombia, Juan Manuel Santos, il premio Nobel per la Pace 2016. Gli accademici di Svezia hanno voluto premiare più in generale l’accordo di pace in Colombia tra lo Stato e le Farc, l’organizzazione armata marxista-leninista che, fino alla bocciatura nel referendum pochi giorni fa (LEGGI ANCHE: TUTTO QUELLO CHE C’E’ DA SAPERE SUI REFERENDUM CHE SI SONO SVOLTI IN COLOMBIA E IN UNGHERIA), sembrava essere il vincitore naturale di questa edizione.
Molta attenzione aveva ricevuto, alla vigilia dell’assegnazione del Nobel, anche la candidatura degli abitanti delle isole greche, in particolare di Lesbo, l’isola i cui abitanti, da quando è scoppiata la crisi dei migranti, hanno salvato migliaia di vite umane di profughi provenienti dalla Turchia e dal Medio Oriente. Fra i candidati aveva ricevuto una sua quota di sostegno anche Edward Snowden, nonostante il suo ruolo piuttosto controverso. Se infatti Snowden per molti in tutto il mondo è un eroe per aver svelato il programma di spionaggio americano della Nsa (National security agency), per gli Stai Uniti d’America resta, di fatto, un nemico di Stato. Tra i nomi circolati come meritevoli del prestigioso premio degli accademici anche quelli della cancelliera tedesca Angela Merkel, di papa Francesco e del medico congolese Denis Mukwege, che ha salvato migliaia di donne vittime di stupro. Ma anche dell’organizzazione non governativa siriana dei White Helmets, appoggiata da George Clooney, fatta di uomini e donne volontari che salvano ogni giorno i feriti dei bombardamenti nelle città sotto assedio per la guerra, come Aleppo e Damasco.
Sull’assegnazione del Premio Nobel per la Pace al presidente colombiano Juan Manuel Santos è intervenuta Ingrid Betancourt. Come è noto si tratta dell’ex ostaggio franco-colombiano delle Farc in Colombia, che fu liberata dopo lunghi anni di prigionia, e dopo essere diventata un simbolo internazionale della brutalità del conflitto colombiano e soprattutto della ferocia delle Farc. Anche le Farc meritano il premio Nobel della Pace? è stato chiesto a Betancourt. “Sì, credo di sì“, ha risposto Ingrid. Intervistata in diretta telefonica su I-Télé, Betancourt non ha saputo trattenere le lacrime e ha espresso grande soddisfazione per la decisione di Oslo. “Sono ottimista per il futuro”, ha sottolineato.
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