Shimon Peres è morto all’età di 93 anni. Era l’ultimo padre fondatore di Israele ancora in vita e Premio Nobel per la Pace nel 1924. Ripercorriamo la vita di un uomo che ha fortemente condizionato non solo la vita del suo paese, ma quello dell’intero occidente
C’è chi definisce Shimon Peres un uomo di pace, chi invece lo accusa d’essere un criminale di guerra. Ma una cosa è certa la sua esistenza ha condizionato nel bene e nel male l’intera storia di Israele e dell’Occidente. Il suo vero nome è Shimon Perski e nasce in un paese della Biellorussia (allora Polonia) il 2 agosto del 1923. La drammatica parabola del Nazismo sta per travolgere il paese quando nel 1934 decide di seguire il padre e si trasferisce in Palestina a Tel Aviv. Qui di iscrive alla Geula High School di prima di frequentare la scuola agraria di Ben Shemen. Dopo avere trascorso alcuni anni nel kibbutz Geva, viene scelto da Levi Eshkol nel kibbutz Alumot, che lui stesso aveva fondato, per organizzare Hanoar Haoved, movimento giovanile laburista di cui diventa segretario ad appena venti anni: nel 1946 prende parte, in questa veste, al Congresso Mondiale Sionista, in occasione del quale ha la possibilità di incontrare David Ben-Gurion che poi diventerà il Primo Ministro della storia di Israele.
Il sogno sionista di uno stato ebraico indipendente si avvera e Shimon Peres si ritrova Ministro della Difesa e protagonista della campagna del Sinai insieme alla Francia e all’Inghilterra. Nel 1977 Peres ottiene l’incarico di Primo Ministro in seguito alle dimissioni di Rabin (costretto a lasciare dopo che sua moglie Leah era stata accusata di avere un conto bancario in un Paese straniero): il premierato, però, dura poco, per colpa di una evidente sconfitta nelle elezioni successive (la prima dalla nascita del Partito Laburista). Nel 1994, con Rabin e con Yasser Arafat, Shimon Peres si vede assegnato il Premio Nobel per la Pace grazie agli Accordi di Oslo. In seguito all’assassinio di Rabin, nel 1995, Peres diventa premier, ma l’anno successivo viene sconfitto da Benjamin Netanyahu, nelle prime elezioni dirette per il Primo Ministro nella storia di Israele.
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