Ieri 26 Settembre come già aveva annunciato il Premier Renzi, il Consiglio dei Ministri ha scelto la data del Referendum Costituzionale. Si vota il 4 Dicembre, sì per avvallare la riforma, no per non farla partire. Ecco una guida semplificata sui punti della riforma costituzionale
Il Consiglio dei Ministri ha deciso, il Referendum Costituzionale si terrà il prossimo 4 dicembre. Gli italiani andranno alle urne per decidere se la riforma costituzionale, ddl Boschi si farà o meno. Il quesito è semplice: sì o no. La politica italiana già da mesi è divisa sui due fronti e il Premier Renzi ha annunciato le sue dimissioni in caso di vincita del no. La questione quindi è molto delicata e potrebbe condizionare seriamente la nostra politica, considerando che non è previsto un quorum per questo tipo di referendum. Ma quali sono i cambiamenti della riforma? Il testo è lungo e molto complesso, proviamo a semplificarlo in 3 punti.
- 1 RIFORMA DEL SENATO
In caso della vincita del sì, l’Italia cesserà di essere un paese dove vige il così detto bicameralismo perfetto, questo tipo di bicameralismo assegna identici poteri a tutte e due le Camere che formano il Parlamento (la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica.) Il Senato non potrà più dare la fiducia al Governo per quanto riguarda l’approvazione di una legge. Secondo chi critica la riforma questo rischia di dare troppo potere al Governo, alcuni parlano di una “svolta autoritaria“, visto che la Camera potrà determinare la caduta del Governo. Se poi questa riforma è unita al sistema elettorale Italicum che prevede un premio di maggioranza alla Camera al secondo turno di elezioni si rischia di assegnare potere politico a una coalizione che non è stata votata dai cittadini. Inoltre saranno modificati i rapporti tra Stato e regioni e verranno introdotte un’altra serie di modifiche anche sull’elezione del Presidente della Repubblica.
- 2 ELIMINAZIONE NAVETTA
La “navetta” è il passaggio di una legge dalla Camera dei deputati a quella del Senato. Un prodotto del bicameralismo che in tutta l’Europa ha solo l’Italia. Spesso è stato chiesto di eliminarlo e la riforma costituzionale lo prevede, ma secondo i critici l’eliminazione di questo procedimento nel testo appare confusa e troppo lunga e questo rischia di portare ulteriori complicazioni al procedimento.
- 3 I TAGLI DELLA RIFORMA
Se la riforma verrà approvata i Senatori passeranno da 320 a 100 e non percepiranno lo stipendio. Saranno 74 consiglieri regionali 21 sindaci e 5 nominati dal Presidente della Repubblica. Ma ancora non sono chiari i metodi di elezione e rimarrà ai senatori l’immunità parlamentare. Un’altra modifica è la riduzione delle competenze delle regioni, questo secondo i critici non semplificherà le cose. Inoltre verranno abolite le province e il Consiglio Nazionale dell’Economia e del lavoro.
Photo Credits: Twitter