L’inviato Onu per la Siria, Staffan De Mistura, ha denunciato che “Questi sono giorni agghiaccianti, tra i peggiori da quando è iniziato il conflitto in Siria. Il deterioramento della situazione ad Aleppo sta raggiungendo nuove vette di orrore”, ha avvertito intervenendo alla riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza. Ecco la situazione nel paese dopo la fine della tregua
C’era stato un momento di speranza per la Siria. La tregua stabilita dalla Russia e dagli Stati Uniti aveva fatto sperare in un cessate il fuoco duraturo. Poi tutto è svanito e il paese è tornato a vivere nell’incubo dei bombardamenti. Gli attacchi aerei di questi ultimi giorni sono stati i più duri del conflitto e hanno definitivamente spento ogni speranza di una possibile ripresa della tregua, finita il 9 Settembre. Colpiti due centri medici e altre strutture sanitarie appartenenti ai White Helmets, un’organizzazione no profit che opera nel paese. Inoltre volontari e giornalisti che si trovano sul posto raccontano storie agghiaccianti: a Bashqateen una città a ovest di Aleppo 15 persone della stessa famiglia che si erano rifugiate in un edificio per gli sfollati sono rimaste uccise da un attacco. Secondo alcuni giornalisti sono 150 le persone rimaste uccise dopo la fine della tregua.
ALEPPO SENZA ACQUA
Una delle situazioni più critiche è senza ombra di dubbio quella di Aleppo. Città simbolo della guerra e di un orrore che non si vuole fermare. I violenti attacchi di questi giorni hanno impedito di ripristinare l’impianto idrico della città che rimane senza acqua. Quasi due milioni di persone sono senza acqua corrente e un portavoce dell’UNICEF ha dichiarato che questo può portare a conseguenze potenzialmente catastrofiche sulla popolazione civile già stremata dai bombardamenti. Le forze russe e siriane hanno bombardato anche il campo profughi palestinese di Handarat, alla periferia nord di Aleppo, dopo che i ribelli ne avevano ripreso il controllo. Lo hanno riferito sia l’esercito siriano che i ribelli, i quali hanno denunciato l’utilizzo di bombe al fosforo da parte delle forze di Damasco.
LO SDEGNO DELL’ EUROPA
“Gli attacchi contro i civili ad Aleppo sono una violazione inaccettabile del diritto umanitario internazionale“: lo ha denunciato l’Ue, attraverso Federica Mogherini, capo della diplomazia europea, e Christos Stylianides, commissario per gli Affari umanitari. “L’indiscriminata sofferenza causata a civili innocenti è un’inaccettabile violazione del diritto umanitario internazionale come l’attacco deliberato contro un convoglio umanitario la settimana scorsa, e il taglio della somministrazione dell’acqua alla maggioranza dei civili rimasti intrappolati in città”. L’Ue chiede alla comunità internazionale di intensificare gli sforzi diplomatici per pacificare la regione.
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