Un cliente di 35 anni è stato condannato ad acquistare trenta libri e due dvd sull’identità femminile per la 15enne baby squillo da cui andava.
Giro di prostituzione ai Parioli? Il risarcimento anticonvenzionale che è stato promesso ad una delle baby prostitute è incredibile: una lista di contenuti sull’identità femminile e il femminismo. È l’inedita sentenza con la quale, al Tribunale di Roma, un cliente è stato condannato (oltre che a 2 anni) a risarcire la ragazzina parte civile comprandole 30 libri e 2 film su «la storia e il pensiero delle donne, la letteratura femminile e gli studi di genere». È la coda dell’inchiesta della pm Cristiana Macchiusi e del procuratore aggiunto Maria Monteleone sul giro di prostituzione minorile ruotante, nel 2013 nel quartiere Parioli a Roma, attorno alla disponibilità di due studentesse di 14 e 15 anni ad avere rapporti sessuali a pagamento.
Secondo il giudice le due ragazzesi sarebbero: «lasciate coinvolgere nel meretricio senza alcuna remora, avendo di mira solo la prospettiva di guadagni facili con una evidente incapacità di rendersi conto di quanto stavano compiendo», in un «micidiale incrocio di vulnerabilità ed assenza di valori».
Il giudice Di Nicola, membro del comitato per le pari opportunità presso il consiglio giudiziario di Roma, ha preso tale decisione di risarcire una delle due giovani con dei libri “per insegnare alla baby squillo come curare e rispettare il proprio corpo dare così valore alla propria identità di donna”. Tra le autrici consigliate della lista stilata vi sono scrittrici come Hanna Arendt, Natalia Ginzburg, Sibilla Aleramo e Anna Frank, oltre a romanziere come la Yourcenar e la Mazzucco. Le motivazioni della sentenza sono chiare e il risarcimento sta dando molto da parlare sopratutto ai cybernauti per l’inconvenzionalità del gesto compiuto. Ci saranno da aspettarsi nuove originali sentenze? I risarcimenti verranno pagati ancora in modo anticonvenzionale?
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